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significati dell'Olio

Partendo dalla Bibbia:

L’Olio per il candelabro

Tu ordinerai agli Israeliti che ti procurino olio puro di olive schiacciate per il candelabro, per tener sempre accesa una lampada. Nella tenda del convegno, al di fuori del velo che sta davanti alla Testimonianza, Aronne e i suoi figli la prepareranno, perché dalla sera alla mattina essa sia davanti al Signore: rito perenne presso gli Israeliti di generazione in generazione. (Es 27,20)

L’Olio dell’unzione

Il Signore parlò a Mosè: "Procùrati balsami pregiati: mirra vergine per il peso di cinquecento sicli, cinnamòmo odorifero, la metà, cioè duecentocinquanta sicli, canna odorifera, duecentocinquanta, cassia, cinquecento sicli, secondo il siclo del santuario, e un hin d'olio d'oliva.
Ne farai l'olio per l'unzione sacra, un unguento composto secondo l'arte del profumiere: sarà l'olio per l'unzione sacra. Con esso ungerai la tenda del convegno, l'arca della Testimonianza, la tavola e tutti i suoi accessori, il candelabro con i suoi accessori, l'altare del profumo, l'altare degli olocausti e tutti i suoi accessori; la conca e il suo piedestallo.
Consacrerai queste cose, le quali diventeranno santissime: quanto le toccherà sarà santo.
Ungerai anche Aronne e i suoi figli e li consacrerai perché esercitino il mio sacerdozio. Agli Israeliti dirai: questo sarà per voi l'olio dell'unzione sacra per le vostre generazioni. Non si dovrà versare sul corpo di nessun uomo e di simile a questo non ne dovrete fare: è una cosa santa e santa la dovrete ritenere. Chi ne farà di simile a questo o ne porrà sopra un uomo estraneo sarà eliminato dal suo popolo".
(Es 30,22-33)

La lampada del santuario

Il Signore disse ancora a Mosè: "Parla ad Aronne e riferisci: Quando collocherai le lampade, le sette lampade dovranno proiettare la luce davanti al candelabro". Aronne fece così: collocò le lampade in modo che facessero luce davanti al candelabro, come il Signore aveva ordinato a Mosè. (Num 8,1-2)

I gruppi dei leviti

Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, avrà la sorveglianza dell'olio per il candelabro, del profumo aromatico dell'offerta perenne e dell'olio dell'unzione e la sorveglianza di tutta la Dimora e di quanto contiene, del santuario e dei suoi arredi. (Num 4,16)

La lampada perenne


Il Signore disse ancora a Mosè: "Ordina agli Israeliti che ti portino olio puro di olive schiacciate per il candelabro, per tenere le lampade sempre accese. Aronne lo preparerà nella tenda del convegno, fuori del velo che sta davanti alla Testimonianza, perché le lampade ardano sempre, da sera a mattina, davanti al Signore.
È una legge perenne, di generazione in generazione. Egli le disporrà sul candelabro d'oro puro, perché ardano sempre davanti al Signore. Prenderai anche fior di farina e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi di efa. Le disporrai su due pile, sei per pila, sulla tavola d'oro puro davanti al Signore.
(Lev 24, 1-6)

Allo stato selvatico, l’ulivo si presenta in tutto il suo splendore naturale. Il suo legno è ritenuto tanto nobile da entrare a far parte dei materiali utilizzati per la costruzione del “Santo dei Santi”, la porta più sacra del Tempio.
Il Re Salomone “fece costruire la porta della cella con battenti di legno di ulivo; il frontale e gli stipiti formavano un pentagono. I due battenti erano di legno di ulivo”.
(1Re 6,31-32).
Dopo la morte di Oloferne, Giuditta e le sue compagne si incoronarono di fronde di ulivo per danzare e cantare la loro azione di grazie al Signore (Gdt 15,13)
E Giobbe rievocando la prosperità di cui godeva in passato dice: “quando mi lavavo in piedi nel latte e la roccia mi versava ruscelli d'olio!” (Gb 29,6)
L’olivo trova posto anche nei salmi:
“Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. Mi abbandono alla fedeltà di Dio ora e per sempre”
(Sal 52,10) “Tu mi doni la forza di un bùfalo, mi cospargi di olio splendente” (Sal 92,11).
L’Olio dunque è uno degli elementi usati per un rito sacro. Nell’elenco delle cose necessarie per l’organizzazione del culto vengono citati due tipi di olio: quello per il candelabro e quello per l’unzione, profumato con aromi (Es 25,6)
L’olio è un segno di gioia, ma la vera gioia è frutto della giustizia e della rettitudine. Per questo un sovrano terreno che è stato consacrato con l’olio dell’unzione, può essere sulla terra un riflesso della luce del Signore: il Re eterno.
Il tuo trono, Dio, dura per sempre; è scettro giusto lo scettro del tuo regno. Ami la giustizia e l'empietà detesti: Dio, il tuo Dio ti ha consacrato con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.
(Sal 45,7-8)


La Madonna nella apparizioni di Manduria si manifesta come la Vergine dell’Eucaristia, Madre dell’Ulivo benedetto, Sorgente d’Olio santo della perenne unzione. A volte si rivolge a noi con un linguaggio biblico: “Donna delle due alleanze” oppure “Io sono la donna che è nel deserto” o ancora “chiedo a tutti di invocarmi come l’Immacolata che è Vergine dell’Eucaristia scesa a voi con l’olio del candelabro che è davanti a Dio (Lv 24,2-3) perché al mio passaggio indietreggi la notte del male” (Mess 8/12/2001)
Alla luce di quanto abbiamo letto precedentemente abbiamo compreso che è lei la
“lampada perenne” che nessun vento può spegnere, perché la fiamma non oscilla ma va con premura al cuore del Figlio che si consuma ancora sull’altare sotto le spoglie eucaristiche per amore, solo per amore.
Lei, la tutta pura è la sorgente d’olio santo, dal suo immacolato cuore sgorga l’olio premuto dall’Eterno Ulivo di pace
“Gesù”, l’Unto per eccellenza del Padre perché a sua volta con la mano di Maria ungesse perennemente i suoi figli, piccoli virgulti di ulivo, innestati nel grande e unico “Ulivo benedetto Gesù”.
- Come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa (Sal. 128,3) -
“Un tempo ti chiesi la devozione alle mie lacrime e alla Madre dell’Ulivo benedetto, appellativo che il mio cuore ha desiderato manifestare, ed ancora SS. Vergine dell’olio, perché io desidero ungere (benedire) eternamente i miei figli, affinché siate un giardino fiorito da offrire al Signore Iddio e lo vado realizzando tuttavia, curando anche i vostri malanni fisici con l’olio che il cuore di mio Figlio dona (Mess. 14/8/1995)
“Olio, santo olio, l’essenza che mia Madre continua a preparare per dare ai sofferenti, oggi più di un tempo quando ella stessa, con le sue purissime mani, si adoperava per impastare l’unguento lenitore da dare ai miei poveri discepoli che avrebbero risollevato le piaghe e l’uomo stesso!” (Mess. 22/6/1998)
Corri nel mondo a offrire l’unguento che scaturisce dal suo immacolato e trafitto cuore a causa della degenerazione di questa figliolanza incosciente. (Mess. 16/7/1998)
Sui monti, fra le valli, fra ombrosi alberi sia innalzata la sua immagine, Profeta del Padre, sorgente della confermazione. (Mess. 16/7/1998)
Io moltiplicherò l’olio come una sorgente inesauribile. Tante anime torneranno a Vita nuova. Io desidero ringraziare i miei consacrati che diffondono il balsamo delle mie lacrime: per mezzo della loro unzione si attueranno le mie grazie. I malati abbiano fede ed accettino la croce come segno di amore e fedeltà. Chi accoglierà il mio messaggio come un dono, riceverà, per i meriti dei patimenti del Figlio mio, liberazione e guarigione! (Mess. 23/1/1999)
Sono Io la SS. Vergine immacolata, Regina della Pace, Madre dell’olio dell’eterna salvezza. (Mess. 24/8/1994)
Ho il desiderio di aprire a tutti voi il significato di “Madre dell’Ulivo benedetto”. Figli miei, l’ulivo è il segno della pace ed anche in questo luogo mi sono presentata come Madre della pace. (Mess. 23/8/1994)
Pace, pace, pace, prima che la sua Ira trabocchi. (Mess. 23/12/1994)
Io sono la Mamma dell’Ulivo ed è per questo che ho desiderato chiamare questo luogo a me consacrato “Celeste Verdura”. (Mess. 3/7/1994)
Sono cresciuta…come un ulivo maestoso nella pianura (Sir 24,14)
Io sono la bella Uliva da cui esce sempre olio di misericordia e sto nella pianura affinché tutti mi vedano e tutti a me ricorrano (Visite al SS. Sacramento e a Maria SS – S. Alfonso Maria de’ Liguori)
Ella è Myriam, colomba pura dell’autentica pace, frondosa Uliva del Padre, Madre del pacifico mio cuore. (Mess. 16/7/1998)
Mio ulivo verdeggiante è la tua giovane sofferenza. Tu sei il segno del mio Amore (Mess. 22/7/1996)
Che cos’è dunque l’olio se non il segno dell’Amore di Dio?
Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca.
(Sal 23,5)
Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino. Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi, profumo olezzante è il tuo nome, per questo le giovinette ti amano. (Ct 1,3)
L’olio dell’amore è su voi e da voi trabocca sul mondo. Voi siete quelli che lo attirano, voi preziosi vasi in cui si fanno incenso i sacrifici della vostra vita, ardenti lampade che nessun vento turba, e tendete il vostro spirito acceso come fiamma diritta verso il mio altare. Non dimenticate la vostra elezione e non profanate il segno regale con contaminazioni umane. Rimanete nel Tabernacolo a benedire per chi maledice, a pregare per chi ha bisogno di ogni misericordia. il mondo sarà salvo per voi. (Quaderno del 43 di Maria Valtorta)
Per quanto uno pecchi, se veramente pentito ritorna a me, io sono pronta ad accoglierlo; non bado alla gravità del suo peccato, ma alla volontà con la quale ritorna. Non disdegno di ungere e risanare le sue piaghe, poiché sono chiamata e realmente sono Madre di misericordia. (Visite al SS. Sacramento e a Maria SS – S. Alfonso Maria de’ Liguori)
Cari figli, vi ho offerto l’olio perché l’Altissimo ha desiderato fare del mio cuore la sorgente ove poter attingere gioia e libertà interiore. (Mess. 23/10/1998)
Tale olio che io, santissima Vergine dell’Ulivo benedetto, Regina dell’universale pace ho effuso, è stato un luminoso dono di mio Figlio, affinché si rivalutasse questo prezioso elemento nella vita dei Sacramenti. Olio: balsamo ed unzione! (Mess. Notte 23-24/5/1995)
(Tratto da "The Marians Magazine Maggio/Giugno 2017")
Consacrare le Lacrime di Sangue che Nostro Signore Gesù versò durante il suo viaggio verso il Calvario

Copia di una lettera dell’orazione trovata nel Sepolcro di Nostro Signore Gesù Cristo a Gerusalemme, conservata in una scatola d’argento da Sua Santità e dagli Imperatori ed Imperatrici di Fede Cristiana.

Santa Elisabetta, Regina di Ungheria, assieme con Santa Matilda e Santa Brigida, desiderando conoscere qualcosa della Passione di Gesù Cristo, offrirono ferventi e speciali preghiere, grazie alle quali apparve loro Nostro Signore Gesù Cristo che parlò loro cosi:


Sono disceso dal Cielo alla Terra per convertirvi.

Nei tempi Antichi, la gente era religiosa, e le loro messi erano abbondanti, oggi, al contrario, esse sono scarse. Se voi volete raccogliere abbondanti messi non dovete lavorare la Domenica, perché la Domenica dovete andare in Chiesa e pregare Dio di perdonare i vostri peccati. Lui vi ha dato sei giorni per lavorare ed uno per il riposo e la devozione, e per prestare il vostro aiuto ai poveri ed assistere la Chiesa. Quelli che lottano contro la mia Religione e gettano improperi contro questa Sacra Lettera saranno da me abbandonati. Al contrario, quelli che porteranno con sé una copia di questa lettera, saranno liberati dalla morte per annegamento e dalla morte improvvisa. Saranno liberi dalle malattie contagiose e dai fulmini, non moriranno senza confessione e saranno liberati dai nemici e dalla mano dell’autorità ingiusta, dai maldicenti e dai falsi testimoni.

Le donne nei pericoli del parto, tenendo quest’Orazione con sé, supereranno immediatamente le difficoltà. Nelle case in cui è tenuta tale Orazione, non succederà mai nulla di diabolico, e la Benedetta Vergine apparirà quaranta giorni prima della sua morte alla persona che custodisce quest’Orazione su di sé.

A quei fedeli che reciteranno per tre anni ogni giorno due Pater noster, Gloria ed Ave Maria, in onore delle lacrime di sangue che ho perso, concederò le seguenti grazie:


1. L’indulgenza plenaria e la remissione dei vostri peccati.

2. Sarete liberati dalle pene del Purgatorio.

3. Se doveste morire prima di completare i menzionati tre anni, per voi ci sarà la stessa sorte come se li aveste completati.

4. Avverrà, nell’ora della vostra morte, come se aveste sparso tutto il vostro sangue per la Santa Fede.


5. Discenderò dal Cielo per raccogliere le vostre anime e quelle dei vostri familiari, fino alla quarta generazione.

Sappiate che: il numero dei soldati armati era di 150, quelli mi hanno scortato mentre ero legato erano 23; Il numero degli esecutori di giustizia sono stati 83; 150 i colpi ricevuti alla testa; 108 quelli allo stomaco; i calci alla schiena: 80. Fui trascinato, legato con corde ai capelli, 24 volte; 180 sputi al volto; 6666 volte picchiato sul corpo; 110 volte battuto in testa. Sono stato spintonato e tirato su per i capelli alle 12 in punto; ferito con le spine e tirato per la barba 23 volte; ho ricevuto 20 ferite alla testa; 72 volte sono stato punto dalle spine di rovo; 110 le punture delle spine intorno alla mia testa; spine mortali sulla fronte: 3. In seguito sono stato fustigato e vestito come un ridicolo re e ferito 1000 volte al corpo. I soldati che mi condussero al Calvario erano 608; quelli che mi sorvegliarono erano 3, e quelli che mi derisero erano 1008; le gocce di sangue che ho versato sono state 28.430.

Benedetta da S.S.: Papa Leone XIII, Roma 5 Aprile 1890.