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Arrivederci caro P. Civerra l'opera della Vergine dell'Eucaristia non ti dimenticherà. I funerali 23 settembre 2016


Mercoledì 21 Settembre 2016 ore 14.00 si è spento all'età di 90 anni padre   Giuseppe Civerra.
E' scomparso Padre Civerra, sacerdote dehoniano che per decenni ha diretto il Santuario del SS. Salvatore di Andria. E' morto a 90 anni ad Arco di Trento, dove risiedeva, in una struttura del suo ordine religioso, dopo essere stato colpito circa un anno fa da un grave ictus. In tutti questi mesi sono stati tantissimi gli andriesi ed i suoi tanti amici che lo hanno voluto incontrare, dopo che, grazie ad una continua terapia, stava riacquistando l'uso del linguaggio ed una certa mobilità, pur non essendo più autosufficiente.
Come dicevamo Padre Civerra ha rappresentato un prete di frontiera, antesignano di scenari che qualche decennio più tardi sarebbero stati patrimonio comune. A lui si deve, nella metà degli anni 70 l'avvio di prima della radio e successivamente di una televisione presso il Santuario del SS. Salvatore.
La radio era Radio C.h.r.i.s.t.u.s. (Centro Hertz Radiofonico Italiano Sacrae Trasmissioni Universae Scripturae), mentre la tv era quella di Tele Dehon, dal nome del fondatore dell'Ordine, il francese Padre Dehon. Oggi quella intuizione è diventata una delle televisioni più seguite di Puglia Molise e Basilicata. E' stato, nel suo lungo servizio sacerdotale in varie parti del mondo, dal Regno Unito fino ad arrivare all'Albania, dove si era trasferito da alcuni anni, dove si stava prodigando in una missione dehoniana.

Riproponiamo la testimonianza di P. Civerra sui fenomeni di Manduria

Sono Padre Civerra. Sono in Albania da nove anni e solo ora (ottobre 2008) leggo questa fotocopia del Corriere della sera del 16 febbraio 1995, che riguarda il caso delle fiale consegnate da me all’Università di Pavia il 13 febbraio 1995 alla presenza del dott. Garlaschelli, del prof. Piazzoli, di Claudio Marciano e del dr. Giorgio Gagliardi, che facevano parte del CICAP, per avere una spiegazione scientifica sul fatto prodigioso che si era verificato in quei contenitori, da loro fornitemi. Anzitutto l’articolo parla della data del 23 dicembre, come data degli eventi, ma non è così; si parla di frode, che invece non c’è stata perché tutto, come spiegherò, è avvenuto nella perfetta onestà alla presenza di numerose persone come testimoni e con una documentazione che ancora conservo.
Una cosa intendo precisare: questo prodigio, o frode come è stato definito in questo articolo, non è assolutamente legato alla persona di Debora, perché Debora non era presente e se ne stava a migliaia di chilometri di distanza : in Canada. Ma esaminiamo come sono andate le cose.
 Io dal 1976 ero rettore del Santuario del SS. Salvatore di Andria, dove avevo fondato una stazione radio religiosa: Radio Christus” e nel 1978 una televisione pure religiosa “Tele Dehon”.
Avevo seguito, come giornalista, diverse presunte o vere Apparizioni della Madonna come a Mirto Crosia (CS), a Sofferetti (CS), a Uliveto Citra (NA), a Belpasso (Catania) ed altre.
Il 17 febbraio 1994 portai la mia testimonianza alla RAI su Belpasso in una intervista condotta allora dal sig. Vigorelli. Fu in questa occasione che mi videro pure a Manduria degli amici di Debora. Così la sera del 20 febbraio 1994, domenica, mi venne a trovare Debora, che aveva sulla fronte una cicatrice a forma di croce con sangue raggrumato come crosta. La ricevetti, assieme ai suoi amici,

P. Amorth é salito alla Casa del Padre: lo ricorderemo sempre nella preghiera anche per la sua testimonianza forte sulle apparizioni di Manduria
Per tutti era l’esorcista per antonomasia, il re della lotta al demonio: è morto don Gabriele Amorth, noto sacerdote paolino ed esorcista della diocesi di Roma, ricoverato da alcune settimane per complicazioni polmonari presso l’ospedale della Fondazione Santa Lucia a Roma. Nato a Modena il 1° maggio 1925, don Amorth entrò nella Casa Madre della Congregazione Società San Paolo ad Alba il 25 agosto 1947, a cinque anni di distanza dall’incontro
La Madonna ci sta facendo capire che soffrire per il Signore ne vale sempre più la pena… altro che “soffrire” per le tante balorde situazioni di questo mondo. Avremo almeno la consolazione di morire da piccoli veri cristiani e non da idioti. Quando Ella ci dice che è in crisi tutta l’evoluzione della storia, vuol dire che noi ci stiamo incamminando verso un vicolo cieco…
A Manduria Ella sta lanciando una grande sfida: questo “tallone può essere il bandolo della matassa oppure quel piede che sprofonda definitivamente dentro la sabbia. Nostra Madre tutte le volte che è apparsa aveva già davanti il Disegno compiuto. Quello che spesso a noi sfugge! Davanti al Suo Cuore Immacolato