È la Madonna che vogliono far tacere
di Riccardo Cascioli
Abbiamo scritto
fin dal primo giorno
che la polemica creata attorno alle affermazioni di padre Giovanni
Cavalcoli dai microfoni di Radio Maria, aveva in realtà come principale
obiettivo proprio l’emittente mariana. Ma più si va avanti e più si
comprende che l’obiettivo ultimo non è neanche la radio, ma è proprio la
Madonna. Indirettamente lo conferma l
’articolo pubblicato ieri da Repubblica a firma di Alberto Melloni, un articolo che sprizza odio da tutti i pori.
Per il suo teorema Melloni ha bisogno di dipingere Radio Maria
come punta di un movimento anti-bergogliano. Niente di più falso: padre
Livio Fanzaga ha sacrificato diversi collaboratori pur di non tradire
la totale fedeltà e obbedienza anche alle linee pastorali di papa
Francesco. Ma è evidente che non basta, perché Radio Maria richiama non
solo le apparizioni di Medjugorje, ma tutti i segni che Maria lascia nel
mondo, rilancia gli appelli alla conversione, al digiuno e alla
preghiera. Per quanto i toni si siano molto ammorbiditi in ossequio al
nuovo corso, la radio sta lì sempre a ricordarci che Satana è scatenato,
che perciò il mondo non è così amico di Cristo come lo si vuol
dipingere in tanti circoli ecclesiali; ci ricorda che il nostro primo
compito è cercare, mendicare la salvezza, non aggiustare ciò che nel
mondo non funziona.
È questo che dà veramente fastidio, così come dà
fastidio il moltiplicarsi delle apparizioni della Madonna e soprattutto i
messaggi: il mondo in pericolo, l’attacco sferrato contro la famiglia e
la vita, l’apostasia nella Chiesa. E perciò l’appello a pregare, a
convertirsi.
Sia ben chiaro, alcune apparizioni non sono riconosciute,
e in ogni caso anche per quelle riconosciute non è necessario credervi
per un buon cristiano. Ma la gente, il popolo cristiano riconosce questi
segni e affolla i luoghi delle apparizioni e i relativi santuari. E
prende sul serio gli appelli della Madonna. C’è una crescita del popolo
mariano, Maria è un fondamento sicuro in questi tempi di grande
confusione. E nei prossimi mesi ci si aspetta ancora più movimento e
interesse, perché siamo entrati nel centenario della Madonna di Fatima,
le cui apparizioni andarono dal 13 maggio al 13 ottobre 1917. E tante
volte di recente è stato ricordato ciò che papa Benedetto XVI disse
nella sua visita in Portogallo nel 2010: «Si illuderebbe chi pensasse
che la missione profetica di Fatima sia conclusa». E sempre nella stessa
occasione si spinse a dire: «Non solo da fuori vengono attacchi al Papa
e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio
dall’interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa. Anche
questo si è sempre saputo, ma oggi lo vediamo in modo realmente
terrificante: che la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai
nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa».
Per questo ci sono forze anche dentro il Vaticano
che vogliono far tacere la Madonna, la “Chiesa del futuro” non la
tollera. Come non ricordare uno dei conferenzieri più richiesti dai
vescovi italiani, quell’Enzo Bianchi priore della Comunità di Bose, che
il 9 settembre 2015,
in una intervista a Repubblica (già, sempre
Repubblica)
disse così: «Nella Chiesa c'è buona volontà ma poi della donna si hanno
immagini irreali: il modello di Maria, vergine e madre, che non può
essere il riferimento per una promozione della donna nella Chiesa;
l'idea, insinuata per moda, che la Madonna sia più importante di San
Pietro, idea insipiente come dire che la ruota in un carro è più
importante del volano...».
La Madonna è un ostacolo per chi ha deciso di smantellare la Chiesa cattolica,
è un “muro” che impedisce quel tipo di dialogo che oggi va di moda,
ovvero l’omologazione con il mondo. Come si può tollerare che si vada
dietro alla Madonna quando il progetto è quello di protestantizzare la
Chiesa cattolica?
È questa la vera posta in gioco, è la Madonna che vogliono mettere a
tacere. Chiudere la bocca a Radio Maria è solo un passaggio.