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Fatima e poi... Manduria

Ricordimao che  quandanche la Chiesa "frettolosamente"giudica di carattere non soprannaturale o non ritiene autentico ciò non impedisce la libera coscenza di attendere che il tempo riveli la rrealtà di quei messaggi risultati essere forse troppo in anticipo e che non contengono dubbio sulla fede.
Maria Ss. dice:
«Come sole risplendente sono venuta,  bastone dei Miei consacrati, per dirigere attraverso la fiamma del Mio Cuore questa umanità sofferente! Sono scesa dal Cielo come Stella per risplendere nel vostro cammino» (22.5.1995).
«Questi sono i Miei tempi e da un capo all’altro della terra sto chiamando i figli più piccoli» (10.12.1994).
«Sono la Vergine dell’Eucaristia... venendo a te con la SS. Eucaristia risplendente sul Mio seno, ho voluto mandarti il Messaggio della Riparazione. Ho desiderato mostrarMi con il semplice e povero abito che solitamente indossavo, quando vivevo a Nazaret, perché da lì porto il Messaggio della povertà, perla preziosa al Signore...Sono venuta per parlare ai piccoli...
sono venuta per quelle anime perseguitate, derise, umiliate, quelle respinte dai perbenisti della fede finta... per quei consacrati che fanno ribrezzo a causa dei loro peccati... per quelli annientati dalla falsa potenza del mondo... Io ho posato il Mio piede in questo pezzo di terra, perché desidero che gli uomini imparino a contemplare Dio nel Suo linguaggio che vive nella natura... Sono venuta qui per salvarvi da una grande distruzione e farvi innamorare del Cuore Eucaristico del Mio Gesù»
(31.12.1994). «Ora è arrivato il tempo, in cui il Mio Messaggio Eucaristico raduni tutti per una Rinascita...» (23.2.1999).

«L’Eterno Padre mediante la grande Riparazione richiesta a Manduria mitigherà il Castigo dei flagelli che vi siete attirati»
(25.3.1999). «Questa Apparizione è necessaria per riscoprire la vostra individuale chiamata» (2.4.1999).
«Salverò le famiglie per la grande Armata di Riparazione Eucaristica, che debbo suscitare» (23.9.1999).
«Chiedo a tutti di invocarMi come Vergine dell’Eucaristia scesa a voi con l’Olio del Candelabro che è davanti a Dio, perché al Mio passo indietreggi la Notte del male» (8.12.2001).
«Un grave danno per voi è l’indecisione a scegliere la direzione che vi porta alla santità». (23.6.2000)
« Manduria è la freccia luminosa che conclude il Mio dire al mondo» (23.6.1997).
«Il Mio Divin Figlio ha preparato per il mondo una via speciale per la Riconciliazione e la Riparazione attraverso questa Apparizione» (23.7.2001).
«Questa è l’ultima delle più grandi manifestazioni pubbliche, alle quali chiamo le folle per una vera conversione» (15.8.1996).
«Io sono la Signora dell’Eucaristia e della grande Riparazione, la Sorgente di Olio Santo… Con questi titoli Dio vuole che Mi si onori. È la devozione che salverà l’Italia (coscienza fra le nazioni) dal grande decadimento spirituale. Oggi nel mondo non si dà più importanza all’Eucaristia e le Mie lacrime salveranno il mondo da una grande catastrofe... La devozione, alla quale siete chiamati ora, è quella che le conclude tutte e avrà azione potente di Grazia» (6-7.6.1997).
«Cari figli, questa Mia Apparizione non è accettata, non è condivisa, è rifiutata, ma Io la farò emergere come la più grande, quella che conclude il Mio Messaggio. Poi verrà un tempo che le Mie visite termineranno dappertutto» (23.6.1997).
È doveroso dire, a questo punto, che la Santissima Vergine, dichiarando l’intervento soprannaturale di Manduria con la parola «ultima», spiega che essa deve ritenersi tale in relazione a un programma escatologico. Si presenta quindi l’eventuale possibilità di altre Apparizioni postume (dal carattere privato) o cominciate prima di questa, di cui non si è raggiunta la pienezza della loro funzione e necessitano di continuare.
«Desidero annunciarti i grandi avvenimenti che stanno per giungere alla luce di questa Mia Apparizione con i titoli meravigliosi e potenti, che tu ben conosci. Quando ti dissi che questa sarebbe stata la più grande, Io, pensando ai contenuti, ve la indicavo come la più profonda, come l’Apparizione che avrebbe sanato nella Mia Chiesa la piaga dell’irriverenza verso l’Eucaristia! Il Signore, nel suo grande disegno di Salvezza, preparato per voi in questi ultimi tempi di purificazione, desiderava abbreviare la vostra tribolazione, donando all’uomo i mezzi per dimenticare gli orrori e

Buon Compleanno cara sorella nostra

Dal libro del profeta Malachia 3,1-4; 23-24
Così dice il Signore:" Ecco, io manderò un ricco messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate..." "Se le vicende della vita ci fanno sentire smarriti e ogni certezza sembra crollare abbiamo una bussola per trovare l'orientamento, abbiamo un ancora per non andare alla deriva. E qui il modello che ci viene offerto è quello dei profeti,cioè di quelle anime che Dio ha chiamato perchè parlino in suo Nome.(Benedetto XVI° Angelus 12-12-2010)"Ha detto tutto Lui( il Papa) e misteriosamente nel giorno del tuo compleanno. Un grazie grande cara Debora per il coraggio e la speranza che infondi in tutti noi con il tuo silenzioso esserci. Team

  Cari amici del Team ecco quanto scrive Martine Grondard sul nostro sito:www. giovanirpomanduria.org  perchè sia fatto sapere in Italia. anamartin@aliceadsl.fr La signora è disponibile per risponderne direttamente...Ma leggete perchè ciò lo si sapeva da diversi anni in Francia ma forse è questione di sola buona volontà

Ha detto: (El Segnor a detto) :
"Garabandal è lo spazio che ho preso per la formazione degli uomini. Dozulé è lo spazio che ho preso per i Sali, Manduria è lo spazio che ho dato per la Vita "...
Sali sono gli interni della evoluzione umana verso Dio e verso il Cielo. La Vita con una V maiuscola è la Vita che è rappresentata da Maria.
34.15 Un Grembo portante l’Ostia
(La visita dei Magi a Gesù-Bambino)

Dice Gesù: «E, giunti davanti ad una povera casa, nella più meschina città di Giuda, essi non crollano il capo dicendo: “Impossibile”, ma curvano la schiena, le ginocchia e specie il cuore, e adorano. Là, dietro quel povero muro è Dio… Egli è là, dietro quel povero muro. Chissà se il Suo Cuore di bambino, che è pur sempre il cuore di un Dio, non sente questi tre cuori che, proni nella polvere della via, squillano:
“Santo, Santo, Santo. Benedetto il Signore Iddio nostro. Gloria a Lui nei Cieli altissimi e pace ai Suoi servi. Gloria, gloria, gloria e benedizione”?
Essi se lo chiedono con tremore di amore. E per tutta la notte e la seguente mattina preparano con la preghiera più viva lo spirito alla comunione con il Dio-Bambino. Non vanno a questo altare, che è un grembo portante l’Ostia divina, come voi vi andate con l’anima piena di sollecitudini umane. Essi dimenticano sonno e cibo e, se prendono le vesti più belle, non è per sfoggio umano ma per fare onore al Re dei re…».
637.6 La Vergine è il Ciborio
Dice Gesù: «Sta’ sicura, Mamma, che Io non Ti lascerò mai. Uscirò dal Tuo Cuore quei pochi istanti necessari alla Consacrazione del Pane e del Vino per tornarvi poi, dopo esserMi staccato da Te a fatica, con un’ansia d’amore pari alla Tua, o Mio Cielo vivo di cui Io sono il Cielo.
Maria Valtorta riceve la missione il 23 aprile 1943
I quaderni del 45-50 pag. 363


«Mai avrei pensato, sino al 1943, 23 aprile, Venerdì Santo, che il Maestro divino volesse, da Amico divino che mi guidava da decenni, farsi mio Maestro e rivelarmi tanti misteri e fatti; mai avrei pensato di poter capire cose tanto alte mentre il lume del suo Raggio mi faceva capace di capire..»..

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L’Immagine della Vergine dell’Eucaristia

23.9 Dice Maria SS.: «Io sono l’eterna Portatrice di Gesù. Egli è nel Seno Mio, come tu (Maria Valtorta) Lo hai visto lo scorso anno, come Ostia nell’ostensorio. Chi viene a Me, Lui trova. Chi a Me si appoggia, Lui tocca. Chi a Me si volge, con Lui parla.
Io sono la Sua veste.
Egli è l’anima Mia.
Più, più ancora unito,
I° In questi giorni tratteremo alcune parti della rivelazione a Debora alla luce della Rivelazione di Maria Valtorta. Iniziamo così...Circa le anime dei futuri veggenti e quindi le persone come Debora...
 
Gesù in Maria Valtorta parla della Sua Chiesa futura
e delle Sue future voci

362.2 Dice Gesù: “L’uomo si stanca. Vuole le cose rapide. E sogna le cose stolte. Quando si avvede che altro è il sogno dalla realtà, si turba e, se non è di buona volontà, flette. Non ricorda che l’Onnipotente, che poteva in un attimo fare del caos l’Universo, lo fece con fasi ordinate e separate in spazi di tempo detti giorni.
Io devo dal Caos spirituale di tutto un mondo trarre il Regno di Dio. E lo farò. Io ne costruirò le basi, le sto costruendo, e devo spezzare la roccia durissima per tagliarvi dentro le fondamenta che non crolleranno. Voi (apostoli) alzerete lentamente i muri. I vostri successori continueranno l’opera, in altezza e in larghezza. Come Io morirò nell’opera, così voi morirete, e ce ne saranno altri e altri che moriranno cruentemente o incruentemente, ma consumati da questo lavoro che richiede spirito di immolazione, di generosità, e lacrime, e sangue, e pazienza senza misura...
È la Madonna che vogliono far tacere di Riccardo Cascioli
Madonna di Fatima
Abbiamo scritto fin dal primo giorno che la polemica creata attorno alle affermazioni di padre Giovanni Cavalcoli dai microfoni di Radio Maria, aveva in realtà come principale obiettivo proprio l’emittente mariana. Ma più si va avanti e più si comprende che l’obiettivo ultimo non è neanche la radio, ma è proprio la Madonna. Indirettamente lo conferma l’articolo pubblicato ieri da Repubblica a firma di Alberto Melloni, un articolo che sprizza odio da tutti i pori.

Per il suo teorema Melloni ha bisogno di dipingere Radio Maria come punta di un movimento anti-bergogliano. Niente di più falso: padre Livio Fanzaga ha sacrificato diversi collaboratori pur di non tradire la totale fedeltà e obbedienza anche alle linee pastorali di papa Francesco. Ma è evidente che non basta, perché Radio Maria richiama non solo le apparizioni di Medjugorje, ma tutti i segni che Maria lascia nel mondo, rilancia gli appelli alla conversione, al digiuno e alla preghiera. Per quanto i toni si siano molto ammorbiditi in ossequio al nuovo corso, la radio sta lì sempre a ricordarci che Satana è scatenato, che perciò il mondo non è così amico di Cristo come lo si vuol dipingere in tanti circoli ecclesiali; ci ricorda che il nostro primo compito è cercare, mendicare la salvezza, non aggiustare ciò che nel mondo non funziona.
È questo che dà veramente fastidio, così come dà fastidio il moltiplicarsi delle apparizioni della Madonna e soprattutto i messaggi: il mondo in pericolo, l’attacco sferrato contro la famiglia e la vita, l’apostasia nella Chiesa. E perciò l’appello a pregare, a convertirsi.
Sia ben chiaro, alcune apparizioni non sono riconosciute, e in ogni caso anche per quelle riconosciute non è necessario credervi per un buon cristiano. Ma la gente, il popolo cristiano riconosce questi segni e affolla i luoghi delle apparizioni e i relativi santuari. E prende sul serio gli appelli della Madonna. C’è una crescita del popolo mariano, Maria è un fondamento sicuro in questi tempi di grande confusione. E nei prossimi mesi ci si aspetta ancora più movimento e interesse, perché siamo entrati nel centenario della Madonna di Fatima, le cui apparizioni andarono dal 13 maggio al 13 ottobre 1917. E tante volte di recente è stato ricordato ciò che papa Benedetto XVI disse nella sua visita in Portogallo nel 2010: «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa». E sempre nella stessa occasione si spinse a dire: «Non solo da fuori vengono attacchi al Papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa. Anche questo si è sempre saputo, ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa».
Per questo ci sono forze anche dentro il Vaticano che vogliono far tacere la Madonna, la “Chiesa del futuro” non la tollera. Come non ricordare uno dei conferenzieri più richiesti dai vescovi italiani, quell’Enzo Bianchi priore della Comunità di Bose, che il 9 settembre 2015, in una intervista a Repubblica (già, sempre Repubblica) disse così: «Nella Chiesa c'è buona volontà ma poi della donna si hanno immagini irreali: il modello di Maria, vergine e madre, che non può essere il riferimento per una promozione della donna nella Chiesa; l'idea, insinuata per moda, che la Madonna sia più importante di San Pietro, idea insipiente come dire che la ruota in un carro è più importante del volano...».
La Madonna è un ostacolo per chi ha deciso di smantellare la Chiesa cattolica, è un “muro” che impedisce quel tipo di dialogo che oggi va di moda, ovvero l’omologazione con il mondo. Come si può tollerare che si vada dietro alla Madonna quando il progetto è quello di protestantizzare la Chiesa cattolica?
È questa la vera posta in gioco, è la Madonna che vogliono mettere a tacere. Chiudere la bocca a Radio Maria è solo un passaggio.
L’Apparizione di Manduria è l’aggancio più forte al Trionfo del Cuore Immacolato di Maria SS. attraverso coloro che hanno aderito al Suo Messaggio con una vita dedita a Dio.
È la conclusione del programma di nostra Madre iniziato a Rue du Bac, dove con il Suo “calcagno” schiacciava la testa del serpente, quel “calcagno” che segnerà la “progenie” della Donna. Quindi è un calcagno di Maria, ma anche della “famiglia” di Maria.
A Manduria Ella ha promesso di dare un grande segno all’inizio dell’apertura dei “segreti”.
Con il dono dell’Olio la Madonna ci dà quella luce per capire gli eventi e quella forza (un’armatura invincibile) necessaria ad affrontare quello che accadrà. Quel giorno veramente diremo ai monti: Cadeteci addosso, perché non sapremo più dove andarci a nascondere.
I musulmani sono forti e compatti, noi invece siamo divisi e i nostri problemi sono anche i loro. La Madonna punta a segnare i cristiani e non cristiani, prima che satana arrivi con i suoi sigilli di morte.
L’uomo senza Dio può fare solo caos e credere che la “forza” si produca con la violenza.
Quando nella Chiesa, dopo il Concilio Vaticano II, si è messo mano alla realtà della Chiesa per cercare di “sollevarla” da questi “pesi” della tradizione, l’abbiamo proprio fatta precipitare. Gesù ha bisogno di noi perché sia ripristinato il culto eucaristico, cioè di anime eucaristiche.
La pace non verrà se i popoli non riconosceranno in Cristo-Eucaristia il riferimento del loro cammino. Le sfide nei giorni che verranno sono rappresentate nell’immagine della Vergine dell’Eucaristia: la presenza di Maria, l’Eucaristia, il primato di Pietro.

Allegati

Arrivederci caro P. Civerra l'opera della Vergine dell'Eucaristia non ti dimenticherà. I funerali 23 settembre 2016


Mercoledì 21 Settembre 2016 ore 14.00 si è spento all'età di 90 anni padre   Giuseppe Civerra.
E' scomparso Padre Civerra, sacerdote dehoniano che per decenni ha diretto il Santuario del SS. Salvatore di Andria. E' morto a 90 anni ad Arco di Trento, dove risiedeva, in una struttura del suo ordine religioso, dopo essere stato colpito circa un anno fa da un grave ictus. In tutti questi mesi sono stati tantissimi gli andriesi ed i suoi tanti amici che lo hanno voluto incontrare, dopo che, grazie ad una continua terapia, stava riacquistando l'uso del linguaggio ed una certa mobilità, pur non essendo più autosufficiente.
Come dicevamo Padre Civerra ha rappresentato un prete di frontiera, antesignano di scenari che qualche decennio più tardi sarebbero stati patrimonio comune. A lui si deve, nella metà degli anni 70 l'avvio di prima della radio e successivamente di una televisione presso il Santuario del SS. Salvatore.
La radio era Radio C.h.r.i.s.t.u.s. (Centro Hertz Radiofonico Italiano Sacrae Trasmissioni Universae Scripturae), mentre la tv era quella di Tele Dehon, dal nome del fondatore dell'Ordine, il francese Padre Dehon. Oggi quella intuizione è diventata una delle televisioni più seguite di Puglia Molise e Basilicata. E' stato, nel suo lungo servizio sacerdotale in varie parti del mondo, dal Regno Unito fino ad arrivare all'Albania, dove si era trasferito da alcuni anni, dove si stava prodigando in una missione dehoniana.

Riproponiamo la testimonianza di P. Civerra sui fenomeni di Manduria

Sono Padre Civerra. Sono in Albania da nove anni e solo ora (ottobre 2008) leggo questa fotocopia del Corriere della sera del 16 febbraio 1995, che riguarda il caso delle fiale consegnate da me all’Università di Pavia il 13 febbraio 1995 alla presenza del dott. Garlaschelli, del prof. Piazzoli, di Claudio Marciano e del dr. Giorgio Gagliardi, che facevano parte del CICAP, per avere una spiegazione scientifica sul fatto prodigioso che si era verificato in quei contenitori, da loro fornitemi. Anzitutto l’articolo parla della data del 23 dicembre, come data degli eventi, ma non è così; si parla di frode, che invece non c’è stata perché tutto, come spiegherò, è avvenuto nella perfetta onestà alla presenza di numerose persone come testimoni e con una documentazione che ancora conservo.
Una cosa intendo precisare: questo prodigio, o frode come è stato definito in questo articolo, non è assolutamente legato alla persona di Debora, perché Debora non era presente e se ne stava a migliaia di chilometri di distanza : in Canada. Ma esaminiamo come sono andate le cose.
 Io dal 1976 ero rettore del Santuario del SS. Salvatore di Andria, dove avevo fondato una stazione radio religiosa: Radio Christus” e nel 1978 una televisione pure religiosa “Tele Dehon”.
Avevo seguito, come giornalista, diverse presunte o vere Apparizioni della Madonna come a Mirto Crosia (CS), a Sofferetti (CS), a Uliveto Citra (NA), a Belpasso (Catania) ed altre.
Il 17 febbraio 1994 portai la mia testimonianza alla RAI su Belpasso in una intervista condotta allora dal sig. Vigorelli. Fu in questa occasione che mi videro pure a Manduria degli amici di Debora. Così la sera del 20 febbraio 1994, domenica, mi venne a trovare Debora, che aveva sulla fronte una cicatrice a forma di croce con sangue raggrumato come crosta. La ricevetti, assieme ai suoi amici,

P. Amorth é salito alla Casa del Padre: lo ricorderemo sempre nella preghiera anche per la sua testimonianza forte sulle apparizioni di Manduria
Per tutti era l’esorcista per antonomasia, il re della lotta al demonio: è morto don Gabriele Amorth, noto sacerdote paolino ed esorcista della diocesi di Roma, ricoverato da alcune settimane per complicazioni polmonari presso l’ospedale della Fondazione Santa Lucia a Roma. Nato a Modena il 1° maggio 1925, don Amorth entrò nella Casa Madre della Congregazione Società San Paolo ad Alba il 25 agosto 1947, a cinque anni di distanza dall’incontro
La Madonna ci sta facendo capire che soffrire per il Signore ne vale sempre più la pena… altro che “soffrire” per le tante balorde situazioni di questo mondo. Avremo almeno la consolazione di morire da piccoli veri cristiani e non da idioti. Quando Ella ci dice che è in crisi tutta l’evoluzione della storia, vuol dire che noi ci stiamo incamminando verso un vicolo cieco…
A Manduria Ella sta lanciando una grande sfida: questo “tallone può essere il bandolo della matassa oppure quel piede che sprofonda definitivamente dentro la sabbia. Nostra Madre tutte le volte che è apparsa aveva già davanti il Disegno compiuto. Quello che spesso a noi sfugge! Davanti al Suo Cuore Immacolato

Dobbiamo accettare o rifiutare l’immigrazione? Qualche utile riflessione di San Tommaso d’Aquino

Il problema dell’immigrazione non è nuovo. Se n’è già occupato nel secolo XIII S. Tommaso d’Aquino nella sua celebre Summa Theologica (I-II, Q. 105, Art. 3). Ispirandosi agli insegnamenti delle Sacre Scritture, relativi al popolo ebreo, il Dottor Angelico stabilisce con chiarezza quali siano i limiti dell’accoglienza agli stranieri. Forse possiamo trarne qualche lezione.

S. Tommaso: “Con gli stranieri ci possono essere due tipi di rapporti: l’uno di pace, l’altro di guerra. E rispetto all’uno e all’altro la legge contiene giusti precetti”.

S. Tommaso afferma, dunque, che non tutti gli immigranti sono uguali, perché i rapporti con gli stranieri non sono tutti uguagli: alcuni sono pacifici, altri conflittuali. Ogni nazione ha il diritto di decidere quale tipo di immigrazione può essere ritenuta pacifica, quindi benefica per il bene comune; e quale invece ostile, e quindi nociva. Come misura di legittima difesa, uno Stato può rigettare elementi che ritenga nocivi al bene comune della nazione.

Un secondo punto è il riferimento alla legge, sia divina sia umana. Uno Stato ha il diritto di applicare le proprie leggi giuste.

L’Angelico passa poi all’analisi dell’immigrazione “pacifica”.

Da Fatima l'antico monito oggi ancor più urgente!




Il 13 giugno 1929, mentre Suor Lucia stava svolgendo il suo noviziato dalle suore Dorotee a Tuy, in Spagna, la Madonna rispettò la Sua promessa del 13 luglio 1917: “tornerò per chiedere la Consacrazione della Russia…” Suor Lucia scrive1 che, mentre stava pregando da sola nella cappella del convento, a mezzanotte, e con una sola luce del santuario accesa:

Improvvisamente tutta la cappella si illuminò di una luce soprannaturale, e sull'altare apparve una Croce di luce che arrivava fino al tetto. In una luce più chiara, nella parte superiore della Croce, si vedeva un volto di uomo con il corpo fino alla cintola [l'eterno Padre], sul petto una colomba di luce, e inchiodato sulla croce il corpo di un altro uomo. Un poco sotto la cintola, sospesi nell'aria si vedevano un calice e una grande Ostia sulla quale cadevano alcune gocce di sangue che scorrevano sul volto del Crocifisso e da una ferita del costato. Scivolando sull'Ostia, queste gocce cadevano nel calice.

Sotto il braccio destro della croce stava la Madonna (era la Madonna di Fatima con il Suo Cuore Immacolato nella mano sinistra, senza spada né rose, ma con una corona di spine e fiamme)... Sotto il braccio sinistro [della croce] alcune grandi lettere, come fossero di acqua cristallina che scorreva sull'altare, formavano queste parole: "Grazia e Misericordia”. Compresi che mi veniva mostrato il mistero della Santissima Trinità, e ricevetti su questo mistero lumi che non mi è permesso rivelare.

Quindi la Madonna mi disse:

"E giunto il momento in cui Dio chiede che il Santo Padre faccia, in unione con tutti i vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato, promettendo in questo modo di salvarla. Sono tante le anime che la Giustizia di Dio condanna per peccati commessi contro di Me, e perciò vengo a chiedere riparazione: sacrificati con questa intenzione e prega”.2

La richiesta per la solenne consacrazione pubblica della Russia, da parte del Papa e di tutti i vescovi Cattolici, espressa dalla Madonna a Suor Lucia, è una richiesta che proviene da Dio stesso. A Tuy, la Madonna disse a Lucia: “E’ giunto il momento in cui Diochiede che il Santo Padre faccia…”

Per quasi 1000 anni, il rifiuto del volere divino di Dio ed il rifiuto di Dio Stesso, è andato aumentando.Nel 1054 D.C. lo scisma Ortodosso quando essi dissero “si” a Dio, “si” a Cristo, “si” alla Sua Chiesa, ma “no” al Papa – il Vicario di Gesù Cristo. Essi lo riconoscevano come “primo tra eguali”, ma non riconoscevano il suo primato di giurisdizione su tutti i Patriarchi, i Cardinali ed i vescovi della Chiesa.

Nel 1517 Martin Lutero disse “si” a Dio, “si” a Cristo, “no” alla Chiesa Cattolica e “no” al Papa. Egli affermò di avere fede in Dio ed in Nostro Signore, ma rifiutò la Chiesa. Eppure, è impossibile rimanere fedeli a Cristo mentre al contempo si rifiuta la Sua Sposa, la Chiesa.

Nel 1717 la Massoneria disse “si” a Dio, “no” a Gesù Cristo, “no” alla Chiesa Cattolica e “no” al Papa. Essi affermarono di riconoscere Dio (non il vero Dio, ma la loro concezione di Dio), ma non volevano più Cristo e la Sua Chiesa. Ancora una volta, è impossibile servire Dio mentre si rifiuta Suo Figlio: “Io ed il Padre siamo uno”, disse Nostro Signore.

Infine, nel 1917, Lenin disse “no” a Dio, a Cristo, alla Chiesa Cattolica ed al Papa. Con il Comunismo, vediamo il culmine di ciò che era iniziato con lo scisma Ortodosso e l’eresia Luterana: lo sfrontato rifiuto non solo della Chiesa Cattolica, ma anche di Gesù Cristo e della nozione stessa di Nostro Signore Onnipotente. La Consacrazione della Russia cambierà il corso della rivolta contro Dio iniziata dallo scisma Ortodosso del 1054, continuata nell’eresia della sola scriptura di Lutero, aumentata dall’apostasia della Massoneria ed intensificata dal Comunismo.

Sono questi “no” che verranno invertiti dalla Consacrazione della Russia. Come disse Nostro Signore, la Chiesa è la Sua sposa. Lo si legge negli Efesini. Non possiamo stare per Cristo e contro la Sua Chiesa, come insegnava Lutero. Non possiamo stare con Dio e contro Cristo. Come disse Nostro Signore ai Farisei: “Se Dio fosse vostro Padre, voi Mi amereste perché vengo da Lui. Io ed il Padre siamo uno. No, vostro padre è il diavolo.” Il Figlio di Dio è l’immagine del Padre.“Filippo. Non sai che io ed il Padre siamo uno? Tu Mi hai visto, tu hai visto il Padre.” E quindi in un certo senso, Marx, dicendo “No” a Dio, stava solo seguendo la logica che è inerente al “No” a Cristo, al “No” verso la Sua Chiesa ed al “No” contro il Suo Vicario in terra. Ma tutte queste cose verranno invertite per mezzo della consacrazione e della conversione della Russia. Anche il “No” degli Ortodossi, che negava il primato Papale nel 1054 D.C., verrà infine sovvertito.

Per cui quando finalmente avremo la Consacrazione della Russia e la pace nel mondo, dovremo ricordare che essa non è avvenuta per merito mio, né per merito di nessuno di voi, nessuno di noi. Non sarà avvenuta neanche per merito del Santo Padre, ma solo grazie alla Madonna.

Allo stesso modo Dio vuole che il mondo intero riconosca l’importanza della posizione unica del Santo Padre e dei Vescovi Cattolici: in sostanza della Chiesa Cattolica. Ed è per questo che Egli ha insistito che non sia solo compito del Santo Padre, ma di tutti i vescovi Cattolici insieme al Santo Padre, affinché il mondo veda la relazione diretta tra la Russia che viene convertita, ed i Papa ed i vescovi che hanno compiuto questo atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.

La gente farà diverse cose. In primo luogo essi ringrazieranno il Signore e la Madonna per aver ricevuto la grazia della pace nel mondo. Verrà reso grazie al Figlio di Dio, che si è fatto uomo e ha fondato e sostenuto la Sua unica Chiesa, la Chiesa Cattolica.

In secondo luogo essi renderanno grazie a Dio per aver chiaramente indicato il potere, il prestigio e l’importanza della Gerarchia Cattolica, e specialmente il primato che il Papa ha sui vescovi della Chiesa. Dato che questa consacrazione avverrà sotto il diretto ordine del Papa, il quale comanda i vescovi, la gente si renderà allora conto che il Papa non è uguale agli altri vescovi, ma ne è il superiore. Questo atto di Consacrazione mostrerà al mondo intero in modo miracoloso, chiaro, pubblico ed inequivocabile, il volere di Dio secondo il Quale il Papato è fondato da Dio ed il Papa non ha soltanto il primato dell’onore, ma anche quello della giurisdizione su tutti gli altri vescovi.

In ultima analisi, Dio ha dato alla Chiesa ed al mondo questo Suo piano immutabile per ottenere la pace nel mondo, unicamente per mezzo della consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria compiuta dal Papa e dai vescovi Cattolici. Dio Onnipotente ha così voluto dimostrare, alla Chiesa ed al mondo, non solo la necessità e l’importanza della devozione alla Madonna; per mezzo di questa Consacrazione della Russia e della conseguente pace nel mondo, Egli dimostrato di aver fondato un'unica Chiesa, la Chiesa Cattolica, ed ha stabilito in essa la gerarchia della Chiesa Cattolica, e ha dato il primato dell’autorità alla Chiesa del Papa.3

Da quando Dio è stato pubblicamente insultato dal Comunismo ateo, il principale errore della Russia contro cui ci ammoniva la Madonna nel 1917, Egli chiede che venga fatta pubblica riparazione per questa grave bestemmia, per mezzo di un riaffidamento del paese e delle genti della Russia al servizio di Dio. Tuttavia, Egli ha ordinato che questo atto venga effettuato in una certa maniera.

Parlando della Madonna, San Bernardo ci dice: “vi sono molte cose imperfette nelle nostre offerte a Dio che la Madonna renderà accettabili a Lui.” Sant’Alfonso Liguori spiega che se vogliamo che il nostro dono venga ricevuto da Dio Onnipotente, dovremo offrirlo per mezzo della Beata Vergine Maria.

Dio desidera che la Consacrazione della Russia provenga dalle mani della Sua Beata Madre, la quale non farà solo in modo che la consacrazione gli sia più piacevole, ma attirerà anche il mondo al Suo Cuore Immacolato per mezzo della conseguente pace che Ella ci avrà donato. Poco prima della sua morte, la Beata Giacinta di Fatima disse alla sua cugina Lucia:

Non ci vorrà molto prima che io vada in Cielo. Tu rimarrai qui per far sapere che Dio desidera stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Quando dirai questo, non andare a nasconderti. Dì a tutti che Dio dona a noi le grazie per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, che la gente deve chiederle a Lei per poterle ottenere; e che il Cuore di Gesù vuole che il Cuore Immacolato di Maria sia venerato accanto a Se. Dì anche loro di pregare il Cuore Immacolato di Maria per la pace, perché Dio l’ha affidata a Lei.4

Per mezzo della conversione della Russia alla Fede Cattolica, la seguente attività missionaria di una Russia convertita, e per mezzo del miracolo morale della conversione della Russia, il resto del mondo sarà convertito. Non possiamo avere la pace di Cristo in tutto il mondo, senza la conversione del mondo all’unica vera religione fondata da Gesù Cristo, senza la Fede Cattolica. La Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, quando sarà compiuta come specificatamente richiesto, porterà di nuovo in seno all’unica vera Chiesa gli scismatici, i protestanti i Massoni, i Comunisti e tutte le genti, ponendoli inoltre sotto la protezione del Cuore Immacolato di Maria, che sarà allora amato ed onorato come desidera Nostro Signore.

Infine, la richiesta fatta a Tuy per la Consacrazione della Russia, si distingue in particolar modo per il ruolo dei vescovi della Chiesa, e specificatamente per il Santo Padre, ai quali è stato consegnato il piano Divino per la pace. I fedeli, per quanto riguarda la loro parte, sono stati istruiti dalle apparizioni di Fatima a pregare ed a sacrificarsi, e le loro preghiere ed i loro sacrifici aiuteranno ad ottenere la Consacrazione. A Tuy, tuttavia, il Papa è designato come il principale responsabile per la pace futura: “Dio chiede che il Santo Padre faccia…” Ci viene detto nel Messaggio di Fatima che la pace nel mondo dipende dal fatto che Papa ed i vescovi di tutto mondo obbediscano alla richiesta di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria. Non può e non potrà mai avverarsi con nessun altro mezzo.

Il 5 maggio 1917, il Santo Padre, Papa Benedetto XV, ha pubblicamente implorato la Beata Madre di mostrare a se stesso ed all’umanità il cammino verso la pace. Come una Madre amorosa, la Madonna ha rapidamente acconsentito, ed il 13 maggio – 8 giorni dopo – Ella apparve per mostrare al Papa ed all’umanità come ottenere la pace per il mondo intero, ma alla condizione che il Santo Padre ed i fedeli della Chiesa obbedissero alle richieste fatte loro.


Nota:
Seguendo la richiesta del suo direttore spirituale, Padre Goncalves, Suor Lucia scrisse il racconto dell’apparizione nel maggio del 1936. Citazione da Frère Michel de la Sainte Trinitè, The Whole Truth About Fatima, Volume II: The Secret and the Church, p. 504. (Tutta la verità su Fatima, vol. II: Il Segreto e la Chiesa).

Documentos, pp. 463-465. Citazione da Frère Michel de la Sainte Trinité, The Whole Truth About Fatima, Volume II: The Secret and the Church, pp. 463-64 (Tutta la verità su Fatima, vol. II: Il Segreto e la Chiesa).

Padre Nicholas Gruner, (Non disprezzate le Profezie), The Fatima Crusader, numero 54, inverno 1997, pp. 3ff.

Dalle Terze Memorie di Suor Lucia, Documentos p. 235; confronta inoltre Frère Michel de la Sainte Trinité, The Whole Truth About Fatima, Volume II:The Secret and the Church, p. 283. (Tutta la verità su Fatima, vol. II: Il Segreto e la Chiesa).
La Consacrazione della Russia: la Richiesta di Nostro Signore ed un'analisi di questa richiesta
Cari amici di Manduria,
in preparazione alla ricorrenza del 23 maggio mi unisco a Debora e a voi soprattutto nella recita del rosario e della corona delle Lacrime per il trionfo della Vergine dell'Eucarestia e per la nostra povera Italia che sta scendendo molto in basso.

Voglio salutarvi e unirmi alle vostre preghiere in onore della Madonna. Se fosse possibile, vorrei far giungere un saluto a Debora con l'assicurazione della mia povera preghiera. Immagino la sua amarezza per quello che stiamo vivendo come confusione e devastazione spirituale, forse ancora di più per quello che si sta avvicinando.

Se andate alla celeste Verdura affidatemi ai Cuori di Gesù e  Maria.

Un fraterno saluto

Riccardo

Vergine dell'Eucarestia, soccorri e guida la Chiesa e l'Italia!
LA DEVOZIONE ALLE LACRIME DI MARIA SANTISSIMA

“La devozione alle mie lacrime salverà il mondo. Esse costituiscono l’ultima speranza! Sia valorizzato il luogo ove la Signora dell’Olio Santo ha comunicato. Mi sono manifestata al mondo mediante l’uliveto benedetto, come Sorgente della Perenne Unzione e desidero che questa Sorgente sia profusa su ognuno. Non lasciate nell’ombra la devozione alle mie lacrime: siano esse per voi  forza e coraggio per rispondere alla chiamata del Figliolo Divino. Io sono la Vergine dell’Eucaristia e della Grande Riparazione. Con questi titoli Dio vuole che mi si onori (conosca). E’ la devozione che salverà l’Italia dal grande decadimento spirituale! Oggi nel mondo non si dà più importanza all’Eucaristia, ma Io vi dico: l’Eucaristia e le mie lacrime salveranno il mondo da una grande catastrofe…La devozione alla quale vi chiamo ora è quella che le conclude tutte ed avrà azione  potente di grazia.(Mess. 6.6.97)
“La vostra preghiera nelle famiglie, (per la sua mediazione), spezzerà le catene dell’odio e della discordia…Se vi ho già ripetuto mille volte di pregare il rosario con l’invocazione potente alle mie lacrime, oggi vi dico: riparate, riparate, riparate... che la mia immagine* trovi posto in ogni famiglia; l’unzione sarà l’armatura...”(Mess. 23 ottobre 2001)
Gesù: “Non avete mai udito che sono pronto a ristabilire l’amicizia con voi, perché sono obbligato da quelle purissime lacrime che la Santissima Mi offre in riparazione?”
Le lacrime della Ss.Vergine sono lacrime di sangue per la partecipazione totale alle sofferenze del Figlio e in Lui a quelle di tutti gli uomini che continuano a rifiutarLo; sono lacrime di olio come annuncio profetico,come balsamo che lenisce, come unzione che riconferma e prepara i cuori alle  consacrazione.

I primi appuntamenti con la Signora

I primi appuntamenti con la misteriosa Signora si alternano tra la casa, la parrocchia e zone campestri, ove si celebra il culto alla Madonna, ma soltanto la notte del 30 aprile 1993 Debora comprende che Dio si è scelto un luogo ben distinto per parlarle e proseguire il divino ammaestramento. 
Nella notte, infatti, la giovane sente chiaramente la voce dolcissima femminile che la richiama: 
«Cerca questo luogo. Io ti attendo!» 
Ma dove cercare e con quali mezzi? È evidente che la Bontà eterna aveva previsto ogni cosa e presto le circostanze evidenzieranno il Progetto stabilito. 
Infatti dopo le prime ricerche senza esito, la madre del fidanzato di Debora, già presa in Dio, le propone di visitare un terreno poco distante dalle mura megalitiche di Manduria, un fazzoletto di terra ereditato dal padre ove alberi d’ulivo fra le rocce avevano reso difficile la coltivazione da essere abbandonato. Debora ha delle perplessità nell’accettare proprio a causa del passato affetto con il figlio della donna, che aveva congedato per seguire la chiamata del Signore. Le proposte sono pressanti e l’atteso giorno è alle porte.
Il 17 maggio, la giovane cede in spirito di obbedienza e va, verso la periferia nord di Manduria, per vedere detto campo. Superato il Santuario di Sant’Antonio, il cuore della giovane avverte una gioia incontenibile e crescente man mano che si avvicina al luogo. Una volta entrati, dopo alcuni minuti Debora riconosce la conformazione del Giardino sognato. Un dubbio però l’assale circa l’albero, da cui aveva visto provenire una luce intensa. Si mette quindi in preghiera e soltanto al termine della recita del Santo Rosario è guidata interiormente verso l’Ulivo Benedetto, dove vede la Santa Madre di Dio.
«Desidero che i vostri cuori sentano veramente la Mia presenza di Mamma in questo luogo... Su di voi il mondo metterà le radici della Nuova Era... Ora che il tempo è vicino, desidero venga edificata una Cappella in onore alle Mie visite sulla terra...» (17.5.1993).
 



Parla Gesù:

Perché vi confondete agitandovi? Lasciate a Me la cura delle vostre cose e tutto si calmerà. Vi dico, in verità che ogni atto di vero, cieco e completo abbandono in Me produce l'effetto che desiderate e risolve le situazioni più spinose. Abbandonarsi a Me non significa arrovellarsi, sconvolgersi e disperarsi, volgendo poi a Me una preghiera agitata perché Io segua voi: è cambiare l'agitazione in preghiera.
Abbandonarsi significa chiudere placidamente gli occhi dell'anima, stornare il pensiero della tribolazione e rimettersi a Me, perché lo solo vi faccia approdare, come bimbi addormentati nelle braccia materne, all'altra riva.

Il SACRILEGIO

Un peccato che può condurre alla dannazione eterna è il sacrilegio. Disgraziato colui che si mette su questa strada! Commette sacrilegio chi volontariamente nasconde in Confessione qualche peccato mortale, oppure si confessa senza la volontà di lasciare il peccato o di fuggirne le occasioni prossime. Quasi sempre chi si confessa in modo sacrilego compie anche il sacrilegio eucaristico, perché poi riceve la Comunione in peccato mortale.
Racconta San Giovanni Bosco...
"Mi trovai con la mia guida (l'Angelo custode) in fondo a un precipizio che finiva in una valle oscura. Ed ecco comparire un edificio immenso con una porta altissima che era chiusa. Toccammo il fondo del precipizio; un caldo soffocante mi opprimeva; un fumo grasso, quasi verde e guizzi di fiamme sanguigne si innalzavano sui muraglioni dell'edificio.
Domandai: 'Dove ci troviamo?'. 'Leggi l'iscrizione che c'è sulla porta'. mi rispose la guida. Guardai e vidi scritto: 'Ubi non est redemptio! , cioè: `Dove non c'è

Anche questa volta Debora aveva detto la verità sull'Arcangelo Uriel

Uriele (Luce di Dio in ebraico ) Angelo Santo custode, di Santi, viene nominato due volte negli Acta Sanctorum dei Bollandisti, come celeste accompagnatore di Santa Martina - mi ha consegnato al Grande Angelo Uriele, che ha bruciato ogni mia via di fuga - e San Lactino - era infatti L'Angelo Uriele sempre ordinato da Dio alla sua custodia - . Nostro Signore Gesù Cristo, lo concede poi al Servo di Dio Giovan Vincenzo Ferreri di Palermo, rivelandogli che Uriele era stato il custode di Santa Maria Maddalena, e viene chiamato Carità di Dio. Nel 1600 Nostro Signore, in particolari episodi della vita di alcune venerabili Madri, concede Uriele in loro custodia. Alla venerabile Madre Maria di San francesco, della diocesi di Placensia (Spagna), Nostro Signore Sacramentato, dirà in un momento di particolare afflizione: “Eccoti Uriele, che ti sia di difesa”. A Madre Bianca

La famiglia si salverà se....

Chi non vuole accettare la Madre di Dio, anche Madre della Chiesa, come Corredentrice non può concepire questi sviluppi della Sua soprannaturale attività, non La può concepire come una persona “viva”, pratica, costantemente in mezzo alle Sue creature, quindi pronta a distribuire grazie costantemente e a dirti, quando sei in croce, cosa devi fare, perché questa croce possa diventare un cammino. E il Messaggio di Manduria è lo sviluppo della Riparazione. Sono gli ultimi moniti, ma ci dice anche che da oggi tutte le cose saranno “nuove”.

Della setta di Maometto

Storia delle eresie” di Sant’Alfonso Maria de Liguori, Dottore della Chiesa, Cap. VII – Eresie del secolo VII, ART. I. “Della setta di Maometto”. “Nascita di Maometto e principj della sua falsa religione”. “Del suo Alcorano pieno di bestemmie e d’inezie”.
In questo secolo settimo uscì l’empia setta Maomettana. L’istoria di Maometto già mi trovo di averla scritta nella mia opera della Verità della Fede; ma non voglio qui tralasciare di darne un breve saggio. Maometto fondatore di questa setta micidiale, che ha infettata la maggior parte del mondo cristiano, nacque nell’Arabia all’anno 568, secondo il Fleury, da famiglia illustre.
Morto il padre, fu applicato da un suo zio alla mercatura. Essendo poi in età di 28 anni, fu preso prima per fattore e poi per marito da una vedova nobile e ricca, chiamata Kadia. Fu educato nell’idolatria; ma avanzato nell’età deliberò di mutar religione, e di farla mutare a tutti gli arabi, ch’erano idolatri, con propagare, come dicea, la religione antica di Adamo, di Abramo, di Noè e de’ profeti, fra’ quali annoverava anche Gesù Cristo.
Finse per molto tempo di aver colloqui familiari coll’arcangelo s. Gabriele nella grotta d’Hira, situata poco distante dalla Mecca, ov’egli spesso si ritirava. Nell’anno poi 608, essendo

Sulla comunione nelle mani si deve sapere che


Questo abuso illegittimo si è così ben radicato come una tradizione locale, che anche Papa Giovanni Paolo II non ebbe successo a denunciare, nonostante un suo tentativo per frenare labuso.Nella sua Lettera Dominae Cenaedel 24 febbraio 1980, il Pontefice polacco riaffermò gli insegnamenti della Chiesa secondo cui toccare le Sacre Specie e amministrarle con le proprie mani è un privilegio dei consacrati. Ma, per un qualsivoglia motivo, questo documento di 28 anni fa non conteneva nessuna minaccia di sanzioni contro laici, sacerdoti o Vescovi che avessero ignorato la difesa delluso della Comunione sulla lingua come voleva il Papa. Una legge senza una pena non è una legge, bensì un suggerimento.Cosicché, il documento di Giovanni Paolo II fu accolto da diversi membri del clero dei Paesi dellOccidente come un suggerimento non apprezzato e purtroppo trascurato.
PAPA PAOLO VI
É dunque evidente che nessun prete può essere legittimamente forzato ad amministrare la Comunione sulla mano; dobbiamo pregare affinché il maggior numero di sacerdoti abbia il coraggio di salvaguardare la riverenza dovuta a questo Sacramento e non venga intrappolato in una falsa ubbidienza che fa sì che essi collaborino alla perdita di sacralità di Cristo nellEucarestia.I preti devono trovare il coraggio di combattere questa nuova pratica che fa parte dellocculta strategia di protestantizzazione del Cattolicesimo, ricordando che Papa Paolo VI, giustamente, predisse che la Comunione sulla mano avrebbe portato allirriverenza e alla profanazione dellEucarestia e ad una graduale erosione della dottrina ortodossa.Papa Giovanni Paolo II: "Toccare la Sacra Specie, la sua distribuzione con le proprie mani, e un privilegio degli Ordinati". (Carta Domenicae Cenae)
LA STORIA DELLA COMUNIONE SULLA MANO
Cronistoria di un abuso liturgico filo-protestante: ecco come il nuovo modo della Comunione nelle mani si fece largo nella Chiesa .Don Marcello Stanzione
-Padre Pellegrino Ernetti descrive nel suo libro "La Catechesi di satana" ciò che piace a lucifero, come si sa da alcuni esorcismi: "la particola alla mano, così posso calpestare il vostro Dio, quel Dio che io ho ucciso, e posso celebrare le mie messe (le messe nere) con i miei sacerdoti che ho strappato a Lui.
PAPA FRANCESCO,NIENTE COMUNIONE NELLE MANI.
Papa francesco non smette mai di meravigliarci.Nelle messe celebrate dal Santo Padre,a partire dalla Messa della notte di Natale 2010,non solo lui,ma tutti i sacerdoti che lo aiutano a distribuire ai fedeli la comunione,non porranno più l'Ostia Santa sul palmo della mano,ma direttamente sulla lingua.Nel video é ben evidente il diniego quando i fedeli porgono le mani per ricevere i Sacramento.
Nella Santa Messa con Papa Francesco. Possiamo notare che nel momento della distribuzione dellEucarestia in diverse Celebrazioni i fedeli sono invitati a ricevere lOstia consacrata direttamente sulla lingua e non in mano, per evitare appunto indifferenze, sacrilegi e profanazioni contro il Santissimo Sacramento.
PAPA BENEDETTO XVI
Nel mese di giugno del 2008 il Papa Benedetto XVI si è recato in visita in Puglia (presenza papale dopo più di mille anni), precisamente a Brindisi e a S. Maria di Leuca, nella parte più estrema del "tallone" dItalia. Proprio in questa occasione Sua Santità ha stupito tutti formulando lesplicita richiesta della balaustra nelle chiese da lui visitate, distribuendo così la S. Comunione direttamente in bocca e in ginocchio, un invito esplicito a ricevere la Persona di Gesù con la dovuta riverenza.
PADRE GABRIELE AMORTH
Per chi non lo sa, ricevere la comunione nella mano, è uno dei più grandi sacrilegi commessi oggi come oggi contro il corpo di nostro Signore Gesù Cristo. Senza dubbio è anche peccato. Molti si domanderanno: ma perché alcuni sacerdoti la consegnano così? Perché fu permesso per mezzo di un indulto, durante il papato di Paolo VI. Quasi nessuno sa che è stata introdotta sotto inganno al Papa Paolo VI, che non ebbe altra scelta che consentirla con la più grande tristezza e dispiacere, sotto indulto, e non potendo detenere la proliferazione di questa sacrilega pratica in quasi tutto il mondo. E' stata una cospirazione dietro la quale si specula che siano stati coinvolti alcuni membri della Chiesa, in particolare i vescovi, i massoni europei, i protestanti e i terribili nemici della fede e della Chiesa cattolica...
SAN TOMMASO
San Tommaso d'Aquino, la figura massima teologica della Chiesa,si basa tutta la dottrina con fondamenti, nella Summa Teologica - Parte III - Domanda 82, parlando della distribuzione dell'Eucaristia, dice:
"La distribuzione del corpo del Signore appartiene al sacerdote per tre ragioni. Primo, perché, come si è detto, egli consacra in persona di Cristo. Ora, Cristo, come consacrò da sé il proprio corpo, così da sé lo distribuì agli altri. Quindi come al sacerdote appartiene la consacrazione del corpo di Cristo, così appartiene a lui distribuirlo.
Secondo, perché il sacerdote è costituito intermediario tra Dio e il popolo (Heb 5,1). Perciò come spetta a lui offrire a Dio i doni del popolo, così tocca a lui dare al popolo i doni santi di Dio.
Terzo, perché per rispetto verso questo sacramento esso non viene toccato da nessuna cosa che non sia consacrata: e quindi sono consacrati il corporale, il calice e così pure le mani del sacerdote per poter toccare questo sacramento. A nessun altro quindi è permesso toccarlo fuori di un caso di necessità: se, p. es., stesse per cadere a terra, o in altre contingenze simili."
Santo Tomas rende chiaro in questi paragrafi, che le mani dei battezzati non possono toccare l'Eucaristia, perché è un privilegio dato solo ai sacerdoti.

L'Angelo che apparve a Fatima

Il Santissimo Sacramento è la chiave della terza apparizione dell'Angelo, che apparve di nuovo ai ragazzini quando stavano fuori a prendersi cura delle loro pecore. Nonostante ciò, trovarono il tempo per recitare il rosario e l'orazione dell'Angelo. Cosa l'Angelo doveva ancora annunciare? Aveva già insegnato loro come pregare e come dovevano esprimere il loro amore per mezzo del sacrificio. Ed essi erano estremamente generosi nella preghiera e nel sacrificio. Però chi può superare Dio in generosità? Tutto ciò che Lui ci dà e ci toglie in questa vita è relazionato con quel dono perfetto alla sua propria Persona, che pregustiamo innanzitutto nel Santissimo Sacramento. Quando l'Angelo appare in "Loca de Cabeço", "reggeva un calice fra le sue mani, con sopra un'Ostia, dalla quale fuoriuscivano gocce di sangue che cadevano nel calice". L'Angelo lascia fluttuare nell'aria il calice e l'Ostia e si prostra a terra con i ragazzi, recitando tre volte la seguente preghiera: "Santissima Trinità, Padre, Figlio e ...
... Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, i sacrilegi e l'indifferenza con la quale Lui stesso è offeso. Per i meriti infiniti del suo Santissimo Cuore e per intercessione dell'Immacolato Cuore di Maria, vi chiediamo la conversione dei poveri peccatori".
In seguito l'Angelo si alza, prende l'Ostia e la dà a Lucia, mentre a Giacinta e Francesco fa bere il contenuto del calice. Facendo questo dice: "Ricevete il Corpo e bevete il Sangue di Gesù Cristo, che tanto orribilmente è offeso da ingrati