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Maria, donna eucaristica

Nell’enciclica Ecclesia de Eucharistia (2003), l’ultima del suo lungo pontificato, Giovanni Paolo II dedica un intero capitolo a Maria, presentata come “donna eucaristica” (nn. 53-58). La Vergine di Nazaret, scrive il Papa, “ci può guidare verso questo Santissimo Sacramento, perché ha con esso una relazione profonda” (n. 53). Egli sottolinea un triplice passaggio.

Il primo passo avviene a Nazaret: accogliendo l’annuncio dell’angelo, infatti, Maria accoglie e custodisce il Figlio di Dio nel suo grembo, essa diventa perciò il primo tabernacolo.    Portando Gesù nella casa di Zaccaria, Maria si presenta come l’arca della nuova alleanza, un’alleanza non più scritta su lettere di pietra ma nelle pieghe del cuore.   E infine, nella notte di Betlemme la fanciulla di Nazaret dona al mondo Gesù e lo mostra ai pastori, è lei il primo ostensorio.

Questi rapidi accenni possono essere completati con il riferimento all’episodio che avvenne a Cana di Galilea. Quel giorno Maria fu protagonista di un fatto eclatante eppure nascosto. “Non hanno vino”, dice Maria (Gv 2,3). La Madre chiede a Gesù di intervenire per donare il vino nuovo, il vino della gioia e della fedeltà. È spinta dalla carità verso gli sposi e dalla fede nel Figlio. Senza saperlo, cioè senza averne piena
Giunga a tutti voi un grande augurio di pace nella solennità del Santo Natale.
 Che ciascuno possa ritrovare se stesso nell'umile semplicità della Sacra Famiglia intenta ad adorare il Divino Bambino e compiere il suo Volere Divino sin dai primi istanti della sua venuta tra noi. Sentiamoci consolati da Gesù Sole che sorge per guarire e liberare dal maligno la sua umana famiglia.
Il Team