di STEFANO DE FIORES
"Ave, verum Corpus,
natum de Maria Virgine"
Il compito di Maria nella Comunità dei credenti è di chiamare al sacrificio del Figlio, che si attualizza ogni giorno, poiché ella lo ha seguito fedelmente fin sotto la Croce: "soffrendo profondamente col suo Unigenito e associandosi con animo materno al sacrificio di lui" [LG 58].
La celebre antifona gregoriana "Ave, verum Corpus, natum de Maria Virgine" (sec. XIV) indica il rapporto essenziale della Madre di Gesù con l’Eucaristia, intuito e cantato per secoli dalle Comunità cristiane.
Senza dubbio il riferimento a Maria è garante della retta fede nella presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. E infatti, quando Berengario (+1088) propone un’interpretazione simbolica dell’Eucaristia svuotando il realismo del corpo di Cristo, il Concilio Romano del 1079 gli impone di sottoscrivere che il pane e il vino dopo la consacrazione sono "il vero corpo di Cristo che è nato dalla Vergine" (DS 700).
Si evidenzia così il ruolo storico della Madre che è all’origine della vera umanità del Figlio. Maria ricorda che il Verbo incarnato nel suo seno è lo stesso pane di vita offerto in cibo ai fedeli.
Ella svolge la funzione preziosa di collegare il Sacramento dell’Eucaristia con il mistero
"Ave, verum Corpus,
natum de Maria Virgine"
Il compito di Maria nella Comunità dei credenti è di chiamare al sacrificio del Figlio, che si attualizza ogni giorno, poiché ella lo ha seguito fedelmente fin sotto la Croce: "soffrendo profondamente col suo Unigenito e associandosi con animo materno al sacrificio di lui" [LG 58].
La celebre antifona gregoriana "Ave, verum Corpus, natum de Maria Virgine" (sec. XIV) indica il rapporto essenziale della Madre di Gesù con l’Eucaristia, intuito e cantato per secoli dalle Comunità cristiane.
Senza dubbio il riferimento a Maria è garante della retta fede nella presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. E infatti, quando Berengario (+1088) propone un’interpretazione simbolica dell’Eucaristia svuotando il realismo del corpo di Cristo, il Concilio Romano del 1079 gli impone di sottoscrivere che il pane e il vino dopo la consacrazione sono "il vero corpo di Cristo che è nato dalla Vergine" (DS 700).
Si evidenzia così il ruolo storico della Madre che è all’origine della vera umanità del Figlio. Maria ricorda che il Verbo incarnato nel suo seno è lo stesso pane di vita offerto in cibo ai fedeli.
Ella svolge la funzione preziosa di collegare il Sacramento dell’Eucaristia con il mistero