
Gesù manda la Madonna intanto per risvegliare le anime, per salvarle e guarirle per fare in modo che prendano coscienza della dimensione del loro battesimo e, in vista di questo Battesimo, celebrare una nuova conversione, non come quella che pensavamo di avere cominciato a percorrere, ma in una dimensione secondo lo Spirito e con quella luce offrire a Gesù la propria vita.
La Madonna ci ha da sempre avvertiti su come vivere anche socialmente, su come essere cristiani in ogni status e ha detto: “Fate penitenza!”. La Vergine dell’Eucaristia dice:
“Manduria è la direzione della vostra chiamata in chiave Eucaristica.
Io cerco famiglie. Non si salva la famiglia e il mondo, se non dando
lode a Dio”. È così che si fermano le guerre (anche nella dimensione
della famiglia). E attraverso Manduria la Madonna vuole tentare il più
grande salvataggio della famiglia nella storia. La Chiesa è
finita se tra poco sarà dilaniata la famiglia, perché molti hanno
progettato la sua morte. Non possiamo cambiare le leggi di Dio: se ci
sono delle problematiche che toccano le nostre realtà legislative, per
sanare le piaghe e trovare soluzioni ai nostri problemi non dobbiamo
buttare fango sopra Gesù, tradirLo e pugnalarLo col dire: “Esci dalla
nostra vita, perché la religione è un fatto e la vita sociale è un
altro.” A Fatima ha promesso di realizzare un Trionfo. La Madonna
ha mantenuto questa promessa… e i nostri figli stanno aspettando che i
genitori lo capiscano: Vedete, è così facile dire a un bambino:
“Preghiamo”. Loro non sono capaci di formulare “ideologie” sul tempo o
sulla necessità. Lo fanno. Allora questa spiritualità Eucaristica
mariana necessita, come luogo principale per essere realizzata, la
famiglia. Nella famiglia ci sono i “malati”, quello che non si può
alzare, quello che bestemmia, quello che beve, quello che fuma, quello
che è legato da queste catene tremende, e qui la Madonna vuole insediare
nuovamente “non” il Suo Regno, ma il Regno del Suo amabile Figlio Gesù,
che è stato spodestato da tanti luoghi, per poi ricondurre piano piano
queste famiglie di nuovo a diventare Chiesa.
Che cosa siamo disposti a fare per partecipare al Trionfo del Cuore Immacolato di Maria?
Gruppi di preghiera, sappiate che una deve essere l’anima che deve
ardere dentro di voi: l’amore Eucaristico. Gesù cerca anime
corredentrici, piccole anime ostie, anime disponibili a fare della loro
vita un centro d’amore di Cristo. Gesù si è stufato di restare solo nei
tabernacoli e ha spostato l’asse dell’attenzione: vuole come tabernacolo
il centro della famiglia, perché la famiglia diventi il Suo altare
vivente, sopra cui la prole (di questa famiglia) diventa la stirpe
rinnovata, regale, che Cristo ha effuso con il Suo Sangue e ha
battezzato nel Suo Fuoco d’amore. Allora in questo “passaggio” epocale
per la Madonna sono importanti le famiglie: i nostri figli saranno la
continuazione del trasferimento di Cristo e della Sua fede, della Sua
dottrina evangelica. Ecco perché il Signore sta “piagando” molte
famiglie! Egli spera che, se non lo capiscono con l’amore, lo capiscano
con il frutto della sofferenza. Perché la famiglia è così in crisi oggi?
Perché tutti desideriamo essere guariti subito, essere ricchi subito, volere tutto il bene subito. Tutte
le medicne di questo mondo, che continuamente esorcizzano tutti i mali,
non salveranno le nostre insoddisfazioni personali. Allora la Vergine
dell’Eucaristia ci sta dando il “decalogo” della Salvezza dicendo quello
che dobbiamo fare, cominciando dall’effetto della preghiera, che è
“visibile” già nella prima settimana in cui noi ci siamo consacrati alla
Madonna. La Vergine dell’Eucaristia è potente e l’unzione che ci offre,
è l’unzione dei figli, dei forti, che passa attraverso l’umiliazione
accettata e offerta a Cristo, che ci offre però “la bilancia” su cui da
una parte c’è polvere d’oro, dall’altra le grazie, cioè dobbiamo dare a
Gesù “la condizione” di poter operare, cioè tutto quello che siamo
disposti a fare per Lui, perché siamo “un progetto” grande. La Vergine
dell’Eucaristia ci sta eleggendo all’atto più sublime dell’amore:
”Ripara, figlio mio”. Facciamo in modo che prima di questo grande evento
si prepari dentro di noi il Trionfo
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