Intervista a Padre Elia Schafer, monaco carmelitano
.
1- Padre Elia, che tempi sta vivendo la Chiesa?
La
chiesa sta vivendo una situazione di gravità e drammaticità assoluta
perché quella che si definisce oggi chiesa cattolica è in realtà una
chiesa protestante. In questi tempi sono presenti soltanto residui di
cattolicità: pochi fedeli sparsi un po' qua un po' là, pochissimi
sacerdoti degni di questo nome, ancor più pochi vescovi e cardinali.
Questi residui di cattolicità sono la Chiesa cattolica.
Per il
resto, qual'è la realtà? Seminari semivuoti in cui si insegna l'eresia e
in cui si attenta alla formazione del sacerdote; crollo delle vocazioni
religiose maschili e quasi azzeramento di quelle femminili; parrocchie -
gestite come feudi personali da parroci ora don Abbondio ora don
Rodrigo – dove si corrompe la Fede presentando una nuova religione
basata sul sentimentalismo e camuffata di misericordia (non è un azzardo
dire: vuoi perdere la fede? Vai in parrocchia); insegnamento dottrinale
stravolto seguendo Rahner ed i suoi sciagurati discepoli; liturgia
profanata e gravemente oltraggiata da funzioni che hanno soppiantato il
sacro con grottesche e insolenti sceneggiate; sacerdoti in crisi
d'identità che nemmeno sentono più l'esigenza e comprendono il
significato di vestire la talare... La galleria degli orrori è lunga:
devo continuare?
Se devo sintetizzare, la prova di una chiesa non
più chiesa è la presenza di due papi: questa è una prova talmente
enorme in tutta la sua evidenza che paradossalmente non riusciamo
nemmeno a vederla. Da una parte Benedetto XVI la cui abdicazione ha
provocato uno sconcerto e una sofferenza tali in molti fedeli a lui
affezionati che si ha la netta sensazione di essere stati persino
traditi: il pastore che abbandona (checché se ne dica) le pecorelle
lasciando campo aperto all'intrusione nel gregge di lupi rapaci.
Dall'altra parte Francesco, catapultato non si sa come sul soglio
pontificio ed incredibile demolitore della dottrina e della liturgia
cattolica ad ogni suo piè sospinto: ogni suo discorso contiene qualcosa
di stonato sicché invece di chiarire, tutto si complica divenendo
fumoso, ambiguo, sibillino, per certi aspetti seducente persino... Ma la
Chiesa per duemila anni ha sempre detto e fatto cose diverse e in molti
casi addirittura opposte: dunque bisogna stare molto attenti e, in
tempi di confusione e pericolo per le nostre anime come l'attuale,
seguire la Tradizione, che è immutabile, unica certezza per non
deragliare dalla retta via e per non imboccare strade pericolose e
letali per la nostra salvezza.
2- A proposito di vocazioni, per la verità c'è stato un Ordine che stava fiorendo costantemente: i Francescani dell'Immacolata.
La
situazione relativa ai Francescani dell'Immacolata (F.I.), duole dirlo,
è assai triste e spiego il perché. Quest'Ordine era fiorito (ora non
più) perché si era imposto di vivere la regola francescana in maniera
radicale e autentica, per di più con l'aggiunta del voto mariano. Mai
visto frati e suore così giovani (e anche così tanto belli con quegli
abiti grigio/azzurro che facevano presa sui cuori dei fedeli!) ben
disposti nel seguire la santità indicata da Nostro Signore. Questa
volontà di vivere la cattolicità in modo così santo, unita
all'inevitabile (poiché naturalmente consequenziale) abbraccio della
Messa di sempre, quella comunemente detta “in rito antico” o “in
latino”, ha provocato una grande persecuzione nei loro confronti:
insopportabile il loro modo di essere e di vivere, che sapeva di
ammonimento verso tutti quei religiosi dalla vita annacquata
dall'ipocrisia, e assai pericolosi per chi non voleva che i fedeli
riscoprissero la Fede e la Tradizione accostandosi a quegli intrepidi
Francescani dell'Immacolata.
Ora, restano due considerazioni da
fare: la prima; la persecuzione è stata inflitta nientemeno che dalle
autorità vaticane! Dunque avallata (anche se questo termine è un
eufemismo) da papa Bergoglio che, dando dimostrazione della misericordia
che tutto il mondo gli attribuisce senza motivo (“Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti”
- Luca 6-26), ha dato il via ad una vera e propria soppressione dei
F.I. di inaudita violenza. I F.I. di fatto sono stati letteralmente
spazzati via: obiettivo raggiunto.
La seconda considerazione, la
più dolorosa: resta infatti il rammarico per la posizione assunta (salvo
rare eccezioni) dai Francescani dell'Immacolata durante tale
persecuzione: non hanno compreso che su di loro si sono posati gli occhi
e le speranze di tanti fedeli cattolici in cerca di guide e pastori che
difendano la Fede e la Messa dispensatrice di Grazie quale antidoto di
una società sempre più stretta in mano al Nemico. Ci si aspettava da
parte loro una reazione all'ingiustizia subita, una testimonianza di
Fede, vista la portata di ciò che c'era in gioco: si è decisa invece la
sottomissione e la resa (con buona pace dei fedeli, delusi e ancora una
volta abbandonati) venendo meno al ruolo che la storia (o la
Provvidenza?) aveva loro assegnato. Mi hanno informato che alcuni gruppi
di fedeli legati alla Tradizione e pieni d'affetto per questi
consacrati si sono visti tranciare di netto i rapporti con i frati o le
suore dagli stessi F.I.! Ecco, tutto questo è doloroso.
3- Ha citato la Messa di sempre, il solito punto dolens...
La
Messa è il cuore del cristianesimo. Ci sono parroci e vescovi che
sostengono apertamente il contrario. Con la Messa il mondo si salva,
senza Messa il mondo si danna. La domanda è: quale Messa? La Messa è il
Santo Sacrificio di Cristo sul Calvario e non una mensa eucaristica. Con
la riforma liturgica introdotta dal Concilio Vaticano II si tende a
sostituire la nozione e la realtà del Sacrificio con la realtà di un
convivio. Lo ha spiegato con chiarezza mons. Lefebvre nella Lettera
aperta ai cattolici perplessi.
[“Esistono
tre condizioni indispensabili perché essa sia la continuazione del
Sacrificio della Croce: l'offerta della vittima, la transustanziazione
che la rende presente effettivamente e non simbolicamente, la
celebrazione di un prete facente le veci del sacerdote principale che è
Nostro Signore, tenuto ad essere consacrato per il suo sacerdozio. Così
sì che la Messa può procurare la remissione dei peccati. Un semplice
memoriale, un racconto dell'istituzione accompagnato da un pasto è ben
lontano dall'essere sufficiente. Tutta la virtù soprannaturale della
Messa proviene dalla sua correlazione al Sacrificio della Croce. Se non
si crede più a questo, non si crede più a nulla della santa Chiesa. La
Chiesa non ha più ragion d'essere, non bisogna più accampare la pretesa
di essere cattolici. Lutero aveva capito molto bene che la messa è il
cuore, l'anima della Chiesa. Diceva – Distruggiamo la Messa e
distruggeremo la Chiesa -. Noi riveliamo che il Novus Ordo Missae, cioè
il nuovo schema adottato dopo il Concilio, si allinea alle concezioni
protestanti, o per lo meno ci si avvicina pericolosamente”].
Ora,
mons. Lefebvre è bandito (ma guarda un po'!) da questa chiesa che si
dice cattolica e tutti coloro che lo citano sono sprezzantemente
etichettati come lefebvriani, anche se non appartengono alla Fraternità
sacerdotale San Pio X da lui fondata. Questa è una profonda malignità
perché le parole di mons. Lefebvre esprimono l'assoluta verità.
Consiglio,
a chi è alla ricerca della verità in modo serio e rigoroso, la lettura
delle opere di mons. Lefebvre, ma anche di altri sacerdoti (e non solo)
che hanno dimostrato con l'esempio e non solo a parole la loro
cattolicità: si leggano le opere di Michael Davies, di padre Roger
Thomas Calmel, di Fulton Sheen... e ci si renderà conto del colpo
magistrale di Satana inferto al nostro percorso di vita per raggiungere
il Paradiso eterno. Un colpo inferto corrompendo dall'interno la chiesa
cattolica, facendo leva sui tanti Giuda pronti a vendersi al mondo, e
approfittando della mancanza in molti fedeli di quel sentore interiore
che dovrebbe pungolare la volontà nella ricerca della verità. Quante
persone hanno soffocato il desiderio e anche il dovere di cercare la
verità, di valutare se ciò che ci viene propinato come cattolico lo sia
veramente o meno... Ma è ovvio che a persone in cui si sono
interiormente annidate l'accidia, la pigrizia e l'amore per la mondanità
tutto questo appare come una montagna troppo faticosa da scalare.
Bisogna pregare per questi incoscienti che preferiscono le favolette
alla realtà, l'inganno alla verità, la falsità alla chiarezza.
4- Come si è giunti fino a questo?
Prima
del 1962, data d'inizio del Concilio Vaticano II, non che la Chiesa non
fosse stata alle prese con problemi di vario genere. Tuttavia il male,
parte del quale si era insinuato in alcune pieghe del suo sacro vestito,
era, in un certo qual senso, trattenuto; da che cosa? Dalla Messa! Chi
stoltamente (pensando di migliorare la Chiesa) o malignamente (pensando
l'esatto contrario) ha modificato quella sacra liturgia che impediva al
male di deflagrare, ha fatto sì che il demonio avesse campo aperto: il
risultato è una società devastata sia sul piano materiale che
spirituale: è la nostra società, una società in cui spadroneggia il
demonio in persona, presente più che mai in mezzo a noi come se nulla
fosse. Come è riuscito a realizzare un tale risultato?
Dal 1962
(data fatidica) in avanti, se per una generazione o due prima della sua
comparsa la formazione dei cattolici fosse sprofondata nel caos? Se si
formasse una generazione di persone incolte dal punto di vista
religioso, incapaci di distinguere fra la verità religiosa e il
sentimento religioso? Non sarebbe questo il momento giusto per
materializzarsi ed agire indisturbato compiendo uno sconquasso dietro
l'altro?
Apriamo gli occhi e impariamo a non dare più nulla per
scontato, sforziamoci di usare il cervello e affidiamoci con fervorosa
preghiera al Signore e alla Madonna affinché illuminino la nostra mente e
infiammino i nostri cuori.
5- Quali armi abbiamo per difenderci dal male imperante?
Prima
di tutto prendere coscienza di quanto sta accadendo. È urgente
comprendere il lavaggio del cervello (soprattutto in parrocchia) a cui
ogni giorno siamo sottoposti e quindi prendere le contromisure
necessarie. Quali? Cercare e fare tutto il possibile per partecipare
alla Messa di sempre dove è certo che si sarà in presenza di un vero
rito sacro e propiziatorio di grazie (dal momento che non sono ammesse
licenze liturgiche né altre strampalerie). Vien da sé l'ovvietà di
sforzarsi nella ricerca di quei sacerdoti che si sono rifiutati di
celebrare il Novus Ordo Missae, scegliendo di rimanere fedeli costi quel che costi alla Messa Vetus Ordo.
A
tal proposito fatico a comprendere la scelta dei sacerdoti biritualisti
se non con la volontà di non rinunciare a comodità o scansare fastidi e
persecuzioni che ne deriverebbero abbracciando solo il Vetus Ordo. Ma
il sacerdote deve profumare di santità ed essere punto di riferimento
per i fedeli per la sua coerenza nella Fede: la furbizia o la codardia
mal si conciliano con la vocazione sacerdotale.
Non si può
dimenticare che il cattolicesimo è una religione di verità assolute. Ciò
sta a significare che chi si professa cattolico (e ancor più questo
vale per un sacerdote) non può cercare il compromesso in nessun ambito, a
maggior ragione su questioni di Fede (liturgiche e dottrinali). Non si
può compromettere una parte della verità senza finire col collasso della
verità tutta intera.
Evitare le frequentazioni di quei sacerdoti
che, brandendo la clava del Vaticano II, si sono fatti traditori della
liturgia e della dottrina di Nostro Signore Gesù Cristo. Pregare per la
loro conversione.
Recitare il rosario tutti i giorni (con
devozione e non come una sterile ripetizione di parole) e portarlo
sempre con sé: il demonio ha il terrore della Madonna e dove c'è Lei non
c'è lui.
Leggere la Bibbia, testo sacro in cui sono contenute
tutte le risposte; rileggere il Vangelo più e più volte, meditare in
modo particolare anche le lettere di San Paolo...
Leggere sane
letture formative per la nostra spiritualità: i libri dei santi sono i
più raccomandabili (alcuni esempi: l'Imitazione di Cristo, Santa
Caterina da Siena, San Luigi G. da Montfort, Sant'Agostino, Santa Teresa
d'Avila, Santa Faustina Kowalska, Newman...).
Non guardare la
televisione né leggere i giornali (o quantomeno limitarne drasticamente
l'uso) per sottrarsi ad un condizionamento psicologico in atto ormai da
anni, rifiutando di prestare ascolto ad una proposta di stile di vita
depravato, basato sulla volgarità e sull'egoismo, sul materialismo e
l'edonismo più sfrenato.
6- Sembra di essere in guerra...
Non
-sembra-, siamo in guerra. La chiesa cattolica sarà sempre perseguitata
dal mondo perché appartiene a Cristo, è il suo corpo mistico. Sta
scritto: “Guardatevi dagli uomini,
perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro
sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa
mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani” (Matteo 10,
17-18). I cattolici veri saranno sempre perseguitati perché sono nel
mondo ma non del mondo. Perciò il mondo si riversa contro di loro perché
non li sopporta, non sopporta Cristo. Il mondo moderno vive una specie
di rimozione collettiva dei Novissimi: morte, giudizio, inferno,
paradiso; di conseguenza la vita di quaggiù si riduce a un tentativo
folle di inventare un paradiso in terra, una vita senza Dio, una libertà
sradicata dalla verità. Tutto ciò è velleitario e macchiato da una
ribellione verso il nostro Creatore che continua a perpetrasi lungo la
storia. Ma la sofferenza, la malattia, la morte demoliranno sempre ogni
tentativo di costruire un paradiso artificiale.I cattolici che non si
conformano a questa visione aberrante della vita sono e saranno perciò
sempre sotto attacco da chi è nemico di Dio.Ma quanto gratificanti e
soavi sono le parole di Gesù: “Beati
voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni
sorta di male contro di voi a causa mia. Rallegratevi ed esultate
perché grande è la ricompensa preparata per voi nei Cieli” (Mt 5, 11-12).
7- È l'eterna lotta tra il bene e il male, non è così?
Sicuramente;
ed è bene costatare un fatto importante: nonostante il male si sia
scatenato, tuttavia proprio il male ha portato chiarezza. Perché risulta
chiaro, a chi vuol vedere, dove sta la vera chiesa cattolica e dove sta
quella falsa. Dove c'è sempre tanto male, la Provvidenza dispone che ci
sia sempre anche tanta Grazia a cui attingere. A dimostrazione che il
demonio viene sempre messo sotto scacco dal Buon Dio. Il Bene è sempre
più forte del male ed è sempre possibile fare il bene anche dove il male
sembra prevalere. La presenza nella chiesa di sacerdoti, vescovi e
tutti coloro che sono dediti a distruggere ogni parvenza di cattolicità,
ha paradossalmente obbligato ciascuno di noi a fare una scelta: o di
qua o di là.
(Ricordiamo le parole del Signore: “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde”- Matteo 12,30).
Ora
tutti hanno gettato la maschera e sappiamo qualcosa di più su cosa si
cela nel cuore di molti soloni che si definiscono cattolici. “Non
c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che
faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto:
non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo” (Luca 6,43-45).
Ciò
significa che, una volta riconosciuto dove sta il male, è possibile
indirizzarsi verso il bene e fortificarsi nonostante tutte le difficoltà
che ci investono.
E a proposito di quei soloni, accademici pieni
di sé, intellettuali da strapazzo, la cui arroganza e pienezza di sé è
spesso mascherata da falsa umiltà, dediti ad usare le persone per i
propri scopi personali e per soddisfare la propria vanagloria, Bernanos
diceva: “L'intellettuale è così spesso un imbecille che dovremmo sempre considerarlo tale fino a prova contraria”.
Fortunatamente
ci sono anche studiosi, saggisti e personalità di spicco che mettono la
loro preparazione al servizio del prossimo con sincera umiltà e senza
secondi fini, compiendo un grande atto di carità. Perciò, se non si
vuole ricorrere a libri o alla visita di siti internet affidabili per
approfondimenti, ben vengano incontri o seminari per fare il punto della
situazione su determinati argomenti... tuttavia, sono persuaso del
fatto che nel momento storico attuale, non si senta urgenza di
conferenze ma di preghiere.
Perché è la preghiera che predispone
l'animo al cambiamento, non le lezioni di eruditi o pseudo/eruditi che
siano. La preghiera si è fatta urgente quale mezzo per rimanere sempre
stretti a Nostro Signore.
8- Da
quando è divenuto papa il card. Bergoglio hanno lasciato sconcerto certe
prese di posizione di personaggi considerati autorevoli: ad esempio,
padre Livio Fanzaga a Radio Maria ha cacciato tutti coloro (Roberto De
Mattei, il compianto Mario Palmaro, Alessandro Gnocchi, Antonio Socci)
che hanno osato nutrire fondate critiche su certe frasi pronunciate dal
papa; Massimo Introvigne, guru di Alleanza cattolica, ha presentato
tempo fa il manifesto “Sì alla famiglia” finito al centro di pesanti
perplessità sul suo reale significato e sui suoi veri obiettivi in
difesa apparente dei principi fondamentali che reggono la morale
famigliare...
È esattamente quanto intendevo prima sul
fatto che tutti ora hanno gettato la maschera e si stanno schierando,
chi di qua chi di là. Per quanto riguarda il modus operandi di padre
Livio Fanzaga, anche qui si è ottenuta chiarezza. Una chiarezza che si
estende anche in merito alle presunte apparizioni di Medjugorje, di cui
padre Livio è strenuo sostenitore della loro veridicità. Ebbene, mi è
stato segnalato che in più di un'occasione il direttore di Radio Maria
ha riportato questo presunto messaggio della Madonna: “...Pregate per il mio caro papa Francesco, affinché prosegua nella sua missione...”. In estrema sintesi il messaggio è questo.
Ora,
posto che, come già detto, questo Papa è stato attore più volte di
frasi sconcertanti contenenti concetti ancor più agghiaccianti in
materia dottrinale e liturgica, rimane assai difficile credere alle
parole di una presunta Madonna che appare e che loda chi sta
contribuendo a demolire invece che difendere e costruire la Chiesa che è
corpo mistico di Suo Figlio! Il sensus catholicus non può che portare
ad una ovvia conclusione...; sicché, ecco che anche la questione
Medjugorje si sta facendo sempre più chiara.
9- Quali consigli per prepararci al futuro che ci attende?
Innanzitutto,
pur comprendendo la grave situazione di crisi che ha coinvolto il mondo
intero (chiesa compresa) non abbiamo motivo di guardare il futuro con
ansia e timore. Una volta che ci preoccupiamo di vivere in Grazia di
Dio, chi o cosa dovremmo temere? La Provvidenza viene sempre in soccorso
di quanti invocano il Signore con cuore sincero. Ecco il nostro
marchio: possedere un cuore pulito ed essere sempre sinceri, con tutti.
Si tende sempre a mentire, a non considerare la sincerità nei rapporti
interpersonali come un dovere morale. Perché si finisce per celare ciò
che si pensa, ciò che si è? Perché la finzione? Perché parole dette a
metà, significati nascosti? “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno" (Mt 5, 17-37).
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