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Il Papa:" i giudici di Giovanna sono radicalmente incapaci di comprenderla..."


Il Papa all'udienza generale parla di Giovanna d'Arco: esempio di santità per chi è impegnato in politica


Benedetto XVI, all’Udienza generale, invita ad abbracciare una misura alta della vita cristiana e chiede ai laici impegnati in politica di guardare alla santità di Giovanna d’Arco, giudicata eretica dalle autorità ecclesiastiche del suo tempo e condannata alla terribile morte del rogo. Circa tremila i pellegrini presenti stamane nell’Aula Paolo VI Il servizio di Roberta Gisotti. S. Giovanna d’Arco patrona dei Focolari della riparazion
O   gloriosa   Santa  Giovanna  d’Arco,


Bontà”, “coraggio” e “straordinaria purezza”: le qualità di Giovanna d’Arco, ricordate da Benedetto XVI nella sua catechesi dedicata alla santa francese, morta a 19 anni nel 1431, accostata dal Papa a Santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia e d’Europa, “due giovani donne del popolo, laiche e consacrate nella verginità”, “mistiche impegnate” fuori dal chiostro, “in mezzo alle realtà più drammatiche della Chiesa e del mondo del loro tempo”, ha sottolineato il Santo Padre accostandole alle “sante donne che rimasero sul Calvario, vicino a Gesù crocifisso” mentre gli Apostoli erano fuggiti. “Donne forti che alla fine del Medioevo, portarono senza paura la grande luce del Vangelo nelle complesse vicende della storia”. Sono gli anni nella Chiesa del grande scisma d’Occidente e di continui conflitti in Europa: Francia e Inghilterra si fronteggiano nella "Guerra dei cent’anni". Giovanna a soli 17 anni entra nell’agone politico per mediare senza successo una vera pace nella giustizia tra i due popoli cristiani; impegnata nella lotta di liberazione della città di Orleans cade prigioniera dei suoi nemici, processata da giudici ecclesiastici è riconosciuta eretica e condannata al rogo:
“La liberazione del suo popolo è un’opera di giustizia umana, che Giovanna compie nelle carità, per amore di Gesù. Il suo è un bell’esempio di santità per i laici impegnati in politica, soprattutto nelle situazioni più difficili.”Ha ripercorso, il Papa, la storia santa di Giovanna, dalla vocazione maturata all’età di 13 anni rimasta nel privato, fino agli ultimi due intensi anni della sua vita pubblica, un anno di azione e un anno di passione, concluso con il "Processo di condanna"... “… i giudici di Giovanna sono radicalmente incapaci di comprenderla, di vedere la bellezza della sua anima: non sapevano di condannare una Santa”. “Vengono alla mente – ha aggiunto Benedetto XVI – le parole di Gesù secondo le quali i misteri di Dio sono rivelati a chi ha il cuore dei piccoli, mentre rimangono nascosti a dotti e sapienti.” Per questo, anche l’appello di Giovanna al giudizio del Papa viene respinto dal Tribunale:“Questo processo è una pagina sconvolgente della storia della santità e anche una pagina illuminante sul mistero della Chiesa, che, secondo le parole del Concilio Vaticano II, è 'allo stesso tempo santa e sempre bisognosa di purificazione'”.Bisogna attendere circa 25 anni per avere il "Processo di nullità", sotto il Pontificato di Callisto III. Sarà poi Benedetto XV a canonizzare Giovanna d’Arco nel 1920.“Una luminosa testimonianza” per i nostri giorni, ha concluso il Papa:“…Santa Giovanna d’Arco ci invita ad una misura alta della vita cristiana: fare della preghiera il filo conduttore delle nostre giornate; avere piena fiducia nel compiere la volontà di Dio, qualunque essa sia; vivere la carità senza favoritismi, senza limiti e attingendo, come lei, nell'Amore di Gesù un profondo amore per la Chiesa”.Nei saluti finali ai pellegrini – circa tremila presenti stamane nell’Aula Paolo VI – anche quello ad alcuni studenti di una scuola di Hong Kong; infine il ricordo della memoria liturgica dei Santi Timoteo e Tito discepoli di San PaoloDa segnalare, infine, il tentativo di due fedeli maltesi di scavalcare le transenne per consegnare al Papa una busta, cercando di attirare la sua attenzione con delle grida. La busta, ritirata dalla Gendarmeria vaticana, conteneva – ha riferito padre Ciro Benedettini, vicedirettore della Sala Stampa vaticana – "messaggi devozionali".
rimasta fedele alle Celesti Voci che hanno guidato la tua breve esistenza,
risoluta nella battaglia contro nemici dell’uomo e della fede in Dio,
coraggiosa nella prigionia in cui tutti, torturandoti hanno creduto di rendere
culto al Signore:oggi io ti saluto con l’omaggio della preghiera!
Proteggi i Focolari della riparazione affidati da Maria SSma.,la Vergine dell’Eucarestia,
intercedi presso l’amabile Cuore di Gesù Re della Rivelazione perché
le giovani generazioni  riscoprano la bellezza dell’ardore apostolico;
eleva, ancora, in alto sopra le potenze infernali lo stendardo della vittoria
i cui nomi Jesus-Maria siano scritti per sempre nei nostri cuori.
Tu che hai detto :”meglio morire che tradire”  insegnami ad accogliere ogni prova come un dono
esercitando la virtù della fortezza  necessaria per affrontare le sfide del nuovo millennio.
Infine, o Vergine e Martire della dolcezza di Cristo, ti domandiamo di intercedere per  ritrovarci
tra i militi dell’Amore Divino che Tu hai conosciuto e testimoniato sino alla morte.
(“Levati Debora figlia d’Italia, sono Giovanna figlia di Francia...” 30 Maggio 2000)
30 Maggio2007 VII Anniversario dell’ Apparizione di S. Giovanna d’Arco a Manduria

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