Tra i testimoni di santità appena riconosciuti da Papa Benedetto XVI, c’è una pastorella francese, Benedetta Rencurel, nota come la “veggente di Laus”. Sofferente per le stimmate ricevute nel 1673, incompresa e perseguitata negli ultimi anni della sua vita, era tornata alla ribalta dopo il riconoscimento ufficiale delle apparizioni mariane di Laus, avvenuto il 4 maggio 2008. Su molte altre invece, e ben più recenti,la Chiesa deve ancora pronunciarsi. L’argomento mi offre l’occasione per intervistare Padre Angelo Maria Tentori, religioso dei Servi di Maria di origini bergamasche e mariologo tra i più accreditati per la sua capacità di rendere accessibili a chiunque certi temi teologici e di sviscerare il simbolismo legato ad eventi soprannaturali.
Padre in questi giorni si fa un gran parlare delle apparizioni e si evidenzia la speculazione ideologica di quelli che le propongono negativamente. Che ne pensa?
“Ritenendo le apparizioni il mio lavoro principale dico innanzitutto che esse vanno interpretate, e per farlo bisogna conoscere “bene” la Protagonista nella sua persona e nella sua missione,magari condannata subito e riavvalorata dopo Per riuscire ad afferrare tutti i significati di un’apparizione occorre studiare i casi per molti anni e associarle ad altre diverse, confrontarle tra loro per coglierne sia le somiglianze e sia i punti in cui si diversificano. Ognuna infatti si illumina con le altre e certi aspetti che gettano ombre e sospetti vengono maggiormente superati; perfino gli atteggiamenti della Madonna che in una apparizione possono risultare un po’ oscuri trovano più chiara comprensione con quelli analoghi di un’altra”.
Da come si rivolge ai veggenti, si potrebbe capire qualcosa anche della sua psicologia, della sua azione pedagogica?
“Nelle apparizioni la Madonna tratta i veggenti come può trattarli una donna che è madre. Naturalmente si adatta alle loro capacità umane, relative all’età, alla loro cultura e formazione. Non toglie però lo sforzo della fede nel vivere la vita cristiana, anzi viverla apertamente a quali difficoltà andranno incontro, pur rassicurandoli al contempo della sua assistenza; e questo perché vuole che maturino anche come persone, daltronde questo attegiamento non fu dissimile in Gesù rispetto agli apostoli”.
Lei crede che le apparizioni siano contestualmente importanti allo sviluppo del futuro umano?
“Senza dubbio. Nonostante le creature siano inadatte al compito da assegnare o addirittura comprometterle il buon esito li chiama invitandoli a farsi portavoce dei pericoli a cui il mondo che s’allontana da Dio sta andando incontro. Tramite i veggenti Dio con Maria manifesta la sua presenza materna nella Chiesa e nel suo travaglio durante il tempo”.
Colpisce l’amabilità con cui la Madonna s’intrattiene con le persone più umili: per esempio dà del voi a Bernadette, una emarginata.
“Sì. Ma anche quando in altre apparizioni si rivolge col tu è sempre grande la sua delicatezza. Come a Ghiaie di Bonate ad esempio,vicino Bergamo, dove nel 1944 parla alla piccola Adelaide Roncalli in bergamasco. Invece a La Salette aveva cominciato a parlare in francese,ma accortasi che Mélanie e Maximin non capivano l’accenno alle patate che sarebbero marcite (patata in francese si dice pomme de terre, ma nel dialetto savoiardo pomme è mela), sorridendo si è messa a parlare nel dialetto locale…Da notare inoltre che quando appare tiene conto anche delle condizioni fisiche dei veggenti, specie se piccoli. A Lourdes, per esempio, non appare a Bernadette ad un orario fisso come avviene invece in altre, perché la veggente, soffrendo di asma, spesso non riusciva a dormire durante la notte per cui recuperava quando poteva.
Alcuni ordinari del luogo intervengono pesantemente e sfavorevolmente;in alcuni casi si pronuncia con il termine “falsa” oltre che "non constat de..".
“C'è anche sull'uso di questi termini una nuova revisione.È doveroso che il vescovo intervenga qualora si riscontrino elementi contrari alla morale e all’insegnamento della Chiesa.Spesso negli scritti ove si ravvisano tali elementi possono comparire frasi che mal scritte perchè non comprese o riposte con superficialità determinano tale indurimento.E’auspicabile una lettura non contestuale e per esteso globale nei contenuti…”:
Alcuni sostengono che sia meglio l’ eccesso si prudenza.
“Si appunto prudenza…mai però determinando strascico di grossi traumi: a qualcuno ciò ha rovinato l’intera esistenza, pensiamo ai familiari colpiti dalla campagne denigratorie, e poi francamente anche se cis i dovesse sbagliare nel riconoscere una apparizione, non succederebbe niente perché io come fedele non sono tenuto a credere a una rivelazione privata”.
Meglio si conosce Maria e più la si mette al suo posto?
“A questo riguardo, il Concilio ha purificato la devozione popolare mariana da certi aspetti a volte non troppo ortodossi, portandola su un livello più chiaramente evangelico, e soprattutto rendendola più concreta e attuale. Già S.Teresa di Gesù Bambino lamentava come, nella predicazione di allora e anche dopo, la Madonna veniva presentata soprattutto nella sua vita attuale in Paradiso, e quindi nella beatificazione raggiunta, lasciando da parte le implicazioni della sua vita di donna, sposa e madre che ha dovuto affrontare difficoltà, persecuzioni: aspetti questi, invece, che la fanno sentire più vicina alla gente e costituiscono un vero modello”. (di Oreste Palliotti Città nuova n.9 2009)
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