I° In questi giorni tratteremo alcune parti della rivelazione a Debora alla luce della Rivelazione di Maria Valtorta. Iniziamo così...Circa le anime dei futuri veggenti e quindi le persone come Debora...
Gesù
in Maria Valtorta parla della Sua Chiesa futura
e
delle Sue future voci
362.2 Dice Gesù: “L’uomo si stanca. Vuole le cose
rapide. E sogna le cose stolte. Quando si avvede che altro è il sogno dalla
realtà, si turba e, se non è di buona volontà, flette. Non ricorda che l’Onnipotente,
che poteva in un attimo fare del caos l’Universo, lo fece con fasi ordinate e
separate in spazi di tempo detti giorni.
Io devo dal Caos spirituale di tutto un mondo trarre
il Regno di Dio. E lo farò. Io ne costruirò le basi, le sto costruendo, e devo
spezzare la roccia durissima per tagliarvi dentro le fondamenta che non
crolleranno. Voi (apostoli) alzerete lentamente i muri. I vostri successori
continueranno l’opera, in altezza e in larghezza. Come Io morirò nell’opera,
così voi morirete, e ce ne saranno altri e altri che moriranno cruentemente o
incruentemente, ma consumati da questo lavoro che richiede spirito di
immolazione, di generosità, e lacrime, e sangue, e pazienza senza misura...
Contro le vostre frette, stanchezze, sconforti e così
via, la Chiesa richiede calma, costanza, sforzo, fiducia. Ella richiede il sacrificio
di tutti i suoi membri. Da Me che ne sono Fondatore e che ne sono la
mistica Testa, a voi, a tutti i discepoli, a tutti quelli che avranno nome di
cristiani e appartenenti alla Chiesa universale.
E in verità nella grande scala delle gerarchie saranno
sovente i più umili, coloro che sembreranno semplicemente dei “numeri”, quelli
che renderanno veramente vitale la Chiesa. In verità dovrò sovente rifugiarMi
in questi per continuare a mantenere viva la fede e la forza dei sempre
rinnovati collegi apostolici, e di questi apostoli dovrò farne dei tormentati
da satana e dagli uomini invidiosi, superbi e increduli.
Né il loro martirio morale sarà meno penoso di quello
materiale, presi come saranno fra la volontà attiva di Dio e la volontà
malvagia dell’uomo, strumento di satana, che cercherà con ogni studio e
violenza di farli apparire menzogneri, folli, ossessi, per paralizzare la Mia
opera in loro e i frutti della stessa che sono altrettanti colpi vittoriosi
contro la Bestia. E resisteranno anche senza averMi materialmente con loro.
Dovranno credere non solo a ciò che è dovere di
credere, ma anche alla loro segreta missione, crederla santa, crederla utile,
crederla venuta da Me, mentre intorno a loro fischierà satana per
terrorizzarli, e urlerà il mondo per deriderli, e i non sempre perfettamente
luminosi ministri di Dio per condannarli.
Questo è il destino delle Mie future voci.
Eppure non avrò altro modo che questo per scuotere,
riportare al Vangelo e al Cristo gli uomini! Ma per tutto quello che avrò
richiesto da loro, imposto loro e da loro ricevuto, oh! darò loro eterna gioia,
una gloria speciale!
In Cielo è un Libro chiuso.
Solo Dio può leggerlo.
In esso sono tutte le verità.
Ma Dio talora leva i sigilli e risveglia le verità già
dette agli uomini costringendo un uomo, eletto a tale sorte, a conoscere
passato, presente e futuro quale il misterioso Libro lo contiene. Avete mai
visto un figlio, il più buono della famiglia, od uno scolaro, il più buono
della scuola, essere chiamato dal padre o dal maestro a leggere in un libro di
adulti e ad averne spiegazione? Sta a fianco del padre o del maestro,
circondato da un loro braccio, mentre l’altra mano del padre o del maestro
segna con l’indice le righe che vuole lette e conosciute dal prediletto.
Così fa Dio con i Suoi consacrati a tal sorte. Li
attira e li tiene col Suo braccio, e li forza a leggere ciò che Egli vuole, e
saperne il significato, e a dirlo poi, e averne scherno e dolore.
Io, l’Uomo, sono il Capostipite di coloro che dicono
la Verità del Libro celeste, e ne ho scherno, dolore e morte. Ma il Padre già
prepara la Mia Gloria. Ed Io, salito ad essa, preparerò la gloria di quelli che
avrò forzato a leggere nel Libro chiuso i punti che ho voluto, e al cospetto di
tutta l’Umanità risorta e dei cori angelici Io li indicherò per quello che
furono, chiamandoli presso di Me mentre aprirò i sigilli del Libro che ormai
sarà inutile tenere chiuso, ed essi sorrideranno rivedendo scritte, rileggendo
le parole che già furono loro illuminate quando soffrivano sulla terra ...
Non ci saranno solo i beati a vedere questo. Ma tutta
l’Umanità. E nella parte dei dannati molti saranno di coloro che hanno deriso
le voci di Dio come quelle di folli e di indemoniati, e li avranno tormentati
per quel loro dono. Lunga ma doverosa rivincita concessa a questi martiri della
ottusità malvagia del mondo”. Continua...
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