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La grazia della Sapienza Rivelata

“Rimani in preghiera e sii un tutt’uno con il Nostro Trinitario Amore. DamMi il numero di coloro che sino a oggi ti hanno chiesto di intercedere presso di me!”
D. (Io arrossisco) “Signore non posso ricordarlo; sarà certamente enorme!”
G. “A causa di questo ti domando di non fermarti mai e di non retrocedere mai davanti alla preghiera che scioglie il Mio Cuore, il Cuore del Padre e lo Spi-rito Santo accorre per guarire, convertire, liberare, illuminare,
scaldare. Pregare alla Mia Presenza sacramentale, vuol dire essere al cospetto della Grazia che non resta inerme! Pregare, vuol dire accogliere con animo pronto, la Mia Volontà che non è mai fuori luogo come qualcuno tra voi sostiene. Se Io intervengo mediante le più svariate malattie e difficoltà, talvolta chiamando a Me dalla terra una creatura, è sempre per uno scopo santificante. Ogni giorno vi alzate contro di Me, rimproverandoMi d’avervi salvato a Mio modo ed Io vi dico: Siete forse voi a conoscere con totalità ciò che è bene e ciò che è male? Sapete forse voi, quale è la vera perdita? Cosa è per voi quanto di vostro avete e sapete che nulla vi appartiene veramente? Non siate come i muli
che si smuovono a forza di frustate o come gli animali che agiscono d’istinto. Voi trapassate la materia con la parte spiri-tuale che vi è stata donata, ma non vi interessa tale conoscenza perché il vostro ragionare è: “Quello che si vede, si sfrutta, il resto non esiste!”. Anime Mie, che in voi non si è ancora acceso il desiderio di amar-Mi, voi potreste scuotere i cieli e spostare i monti se aveste la fede d’un seme. Siete fatti di terra – voi dite sempre – ed Io continuo: anche di Cielo perché ad esso ritornerete! Tu, anima, che ti rivolgi a questa Mia giovane martire, mi dici piangendo o spesso con una falsa dignità per maschera: “Perché me, Gesù, non ascolta? Perché non si fa vedere da Me? Beata te che Lo puoi toccare! Se è vero che ti rivela i Suoi te-sori fai qualcosa per me! Di’ a Gesù che sono malata e voglio guarire!”. Ebbene, oggi per mano del Mio strumento, ti risponderò per ognuna delle tue richie-ste: è necessario però che tu ti scuota dal sonno mor-tale nel quale ti sei voluta gettare! Dunque, svegliati ed ascolta! Puoi tu dire, anima da Me creata, quante volte Io non abbia ascoltato non la tua richiesta, ma addirittura i tuoi più intimi desideri che Io, al contra-rio di te, ho enumerato e posto nelle profondità del Mio Cuore scartando soltanto le impure? Tu puoi dir-lo? Sono forse un Dio sordo o troppo impegnato? Io sono l’Onnipotente ed Onnipresente e posso sorve-gliare nello stesso attimo di secondo tutti, uno ad uno! Di voi non Mi sfugge niente e niente rimane in sospe-so! DimMi allora: non ti ho ascoltata, anima, o non ti ho voluto rispondere? Se ti ho risposto a Mio modo, tu hai saputo ascoltarMi?
Continuo con la seconda domanda! Tu puoi dire al mondo intero che non Mi hai mai visto? Cosa sono per te gli aiuti soprannaturali che ti ho inviato spesso a tua insaputa? Forse non ti sei accorta che ero seduto sul trono del Mio altare, vestito in abito di festa per incontrarti, quando ti hanno avvertito che dovevo es-sere esposto nella Mia viva Presenza sacramentale? Tu puoi dire di non averMi mai visto? Strano! Mi hanno veduto persino gli insetti dell’aria e tu non Mi hai visto! Ma tu forse vorresti vederMi come Io Mi mostro alla Mia confidente, non è vero? Certo, Io sa-rei prontissimo se tu fossi pronta ad andare su un len-to rogo che brucia senza sosta, come lo è stata la Mia piccola ape-messaggera! Sopporteresti i tribunali, le umiliazioni tra le strade, il rifiuto verbale e tacito; sopporteresti di essere calunniata e nascosta, pronta al perdono e silenziosa nel martirio? Sopporteresti il riti-ro completo dal mondo, come possono essere le tue vacanze; per amore del Mio Nome vivere di niente per dare soltanto? Bene! Se sei così pronta, allora per-ché non sopporti la Croce che ti ho offerto, la quale ti pesa immensamente e, per tua conoscenza, è un mi-lione di volte più piccola di quella che ti ho appena elencato?
Rispondo al terzo quesito. Cosa è per te la beatitudi-ne? Tu non sai cosa può essere più grande! Se in una manifestazione Mi si può appena vedere o toccare, pensa, in una Comunione, Mi si può portare con sé per sempre, per essere generato ed offerto, attraverso di voi, agli altri fratelli! Quanto grande, o creatura, è la cecità nella quale da anni vivi!
Rispondo alla quarta domanda, antica come il vostro mondo, tutta somigliante a quest’altra: “Se sei vera-mente Figlio di Dio, scendi dalla Croce e …”. Io ti domando adesso, per primo: Pensi che in partenza non abbia inviato i Miei Tesori per essere messi an-che a tua disposizione? E quando parlo ad alcuni che conosco intimamente e ne saggio la capacità di corag-gio e sopportazione che tu non puoi conoscerperché creatura limitata, non lo faccio perché ogni pecora del (Continua a pagina 6)
Quando il Maestro parla ...

Mio ovile possa riaversi dallo stato di peccato, per potersi salvare? Se tu pensi che Io parlo ad un’anima per lei stessa, allora dimMi, perché que-sta dovrebbe portare il peso di tutti, compreso il tuo, con gravi difficoltà nella propria condizione di vita? Tu sei così puntigliosa ed egoista nel calcola-re il tuo tornaconto e non sai che altre creature po-trebbero volere ciò che tu vuoi con eguale diritto? Ma tu non sai vedere queste piccole cose che ai Miei occhi rappresentano le offerte più belle che un figlio d’uomo può donarMi! Continuo ancora sull’ultima domanda che ancor più merita di essere da te, anima, meditata! Tu dici di essere malata, ma ignori continuamente i farmaci immortali che ti invio! Dici di volere guarire, ma non vuoi rispettare i tempi che ti offro e soprattutto la cura che ti invi-o! Allora sei malata o no? Se sei ammalata, scopri il significato di questa permissione da parte Mia e mettiti in buona disposizione verso di Me perché più di te vorrei la tua salute completa! Vuoi guarire o no? Allora taci, prega, spera, ripara per gli antichi peccati che hai compiuto; ama, adoraMi e abbi una fiducia estrema nei rimedi che da duemila anni, senza sosta, continuo a sottolinearti! Se Mi dirai per ignoranza o per provocazione: “Quali sono, Si-gnore, i rimedi di cui Ti sei degnato di parlarMi”, Io ti risponderò: Comincia dal 1° volume della Sapienza che ti ho rivelato, ed ogni giorno troverai la forza per comprendere quanto da sempre hai voluto ignorare! Ti ho dettato tutto questo, figlia Mia, poi-ché è giunto il tempo in cui i tuoi fratelli si guardi-no dentro ed apprezzino il capolavoro che ho la-sciato nelle loro mani dando loro piena libertà di realizzare la propria missione!
Poiché Io salgo e discendo in questa casa, si sappia che è per tutti! Abbi la Mia Pace. Ti benedico! Re-sta in preghiera”.
(Gesù a Debora, 1 ottobre 1999)

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