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Preghiera alla Piaga della guancia destra di Gesù 
(preghiera tratta dalle meditazioni di Debora)

«Dolce Gesù, Signor mio, contemplando il Tuo Volto sfigurato dall’odio,
m’appare chiara tutta quanta la tribolazione nella quale gli uomini sono immersi!
Oggi Tu mi chiami con l’espressione del patimento, che miro nella Tua Faccia sporcata, vituperata e tumefatta dalla violenza,
che non ha tregua.
Ecco, io misera quale sono, vedo dinanzi a me un altro segno della Tua ricchezza, con cui vuoi guarire il mondo:
la piaga della guancia destra. 
Qua si è fermato il mio sguardo, si è fatta silente ogni ansia interiore, si è dissetato l’umano mio ricercare
e ha ripreso forza la mia debole umanità. 
O preziosissima Piaga, che emani il desiderio divino di offrire alle creature amore, perdono e guarigione,
dammi inalterabile pazienza davanti al cammino santificante della prova, che debbo affrontare! 
Rammentando il dolore patito per la dolorosissima bastonata sul Tuo zigomo roseo e virgineo,
scaturisce in me un’inesauribile desiderio di seguirTi, perseverando alla Tua sequela.
O Amore non amato, permetti che, mediante tal Piaga sconosciuta, io mi chini a raccogliere nell’anima il Sangue Divino da essa scaturito.
Liberami da ogni colpa, che proviene fin dalla settima generazione!
Purificami nel linguaggio inculcato dalla logica della materia!
Guariscimi nei pensieri e nei ricordi, che continuano a sconvolgere la mia mente a causa dei peccati commessi.
O Gesù adorato, grazie per avermi rivelato tutto il tesoro nascosto nella venerazione a questa Piaga,
che mi è dolce onorare, ogni giorno della mia vita, come segno della Tua presenza viva e operante nella Chiesa.
Ora abbasso gli occhi, ti bacio perché ho perfetta fiducia nelle Tue promesse e Ti dico: 
Come Tu vuoi, dove Tu vuoi, quando Tu vuoi visitami con la Tua Passione, con la Tua Potenza, con la Tua Gloria. Amen.»

Gesù: «Io non ho preferenze: vi amo tutti e piango per le vostre condizioni che vi hanno tolto la dignità, che è regale» (25.8.1998).

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