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Gentile Padre Valleti, mi chiamo Sabrina e da anni seguo il cammino della Vergine dell’Eucaristia. Sono una catechista di bambini che si preparano alla prima comunione cerco di far conoscere loro Gesù e farlo amare anche sotto la Divina Specie così come mi ha insegnato la Vergine Santissima. Devo dire che ho preso spunto anche dal Santo Padre Benedetto XVI, anch’egli molto attento al culto eucaristico, ma proprio su questo punto ho trovato ...
una notevole discordanza tra quello che insegna la Chiesa e quello che i sacerdoti praticano. Come lei ben sa, il Santo Padre ha più volte (direi da anni!) ripetuto e suggerito di ricevere Gesù Eucaristia in ginocchio e sulla bocca e comunque non in mano; invece nella mia Parrocchia (ed anche in altre) si continua a dare la Comunione nelle mani che supera di gran lunga il numero di coloro che la ricevono sulla bocca! Mi domando: perché questa discordanza all’interno della Chiesa? Perché Vescovi e Sacerdoti non si fanno eco della voce del Santo Padre sulle modalità di ricevere Gesù? Il mio pensiero va a quei bambini che si preparano al primo incontro con Gesù i quali possono inconsapevolmente divenire anch’essi strumenti “veicolari” della Divina Particola … Grazie
Carissima Sabrina, la domanda che mi poni è pertinente all’esigenza di molti fedeli che sentono il desi-derio di applicare la migliore disposizione per ricevere il Corpo del Signore. Va detto che la Liturgia è uno straordinario mezzo per rendere visibile con i segni quanto professiamo con la fede e certamente aiuta la comunità a farsi una cosa sola in un momento saliente come lo è la comunione.
Va detto che agli esordi della cristianità la prassi era quella di ricevere tra le mani la comunione ma col tempo lo stesso San Paolo dopo aver considerato abusi e profanazioni ha non solo ammonito i fedeli ma li ha iniziati alla nuova pratica di deporre il pane consacrato direttamente nella bocca e senza tanti maneggi. Ciò è saggio ed evita quanto continua a perpetuarsi ai giorni nostri.
La Chiesa ha lasciato sempre liberi di scegliere il modo di comunicarsi ma come te sono a conoscenza che alcuni preti hanno fatto scelte personali e talvolta sono intervenuti duramente imponendosi imperdonabil-mente. Bisogna pertanto dire che sono atteggiamenti personali e vanno riprovati con dovuta carità qualora an-dassero oltre il buon senso. E’ risaputo che se si vuol fare la Comunione dal Papa bisogna andare in ginocchio e ricevere sulla lingua ma Lui non ha esteso con imposizione questa consuetudine.
Credo che alla luce dei tempi difficili che attraversiamo sia auspicabile una dovuta riverenza soprattutto in vista dell’esempio da proporre ai piccoli e dell’importanza che assumono i segni esteriori della fede. Cre-diamo dire che la Madonna in quel progetto di trionfo stia prevedendo anche una primavera che sboccerà pro-prio con il vostro prepararli in casa in maniera degna e pregna di grazia. Il ruolo genitoriale, proprio in vista di tanta inadeguatezza di chi assolve compiti di formazione nella Chiesa, emerge con maggiore forza il carattere sacro di cui Dio l’ha caratterizzato. Per sua propria natura la famiglia è Chiesa domestica di valori e di com-prensione del senso del vero. Ti benedico di cuore, continua a prendere Gesù come il tuo cuore lo desidera maggiormente: in ginocchio ed in bocca. La Vergine dell’Eucaristia sarà certo consolata!

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