L’mmagine di Maria Ss
Debora racconta nei suoi scritti: «È una meravigliosa ragazza sui 18 anni, alta circa un metro e sessanta o poco più, un fisico slanciato, capelli castani e ondulati, occhi blu-viola, sopracciglia delicate e ciglia a mazzetti. Ha il volto regolare e ovale, rosato su zigomi e guance, naso sottile, lungo e proporzionato; le labbra sembrano due petali di rose rosse vellutate. Il colore della carnagione è leggermente olivastro. Esce tutte le volte da una luce fluorescente. Si annuncia, venendo da occidente preceduta da tre globi di luce, che si fondono in un’unica grande armonia di chiarori soprannaturali.
È la creatura più bella che abbia mai visto: nessuna donna sulla terra potrebbe essere messa a paragone. di chi La sente.
La bellezza della Signora però non è legLa perfezione dei lineamenti che traspariscono dal Suo essere, La rendono semplicemente straordinaria. La Sua voce è come un canto melodioso, pacato; rasserena il cuore ata ai tratti estetici, bensì ad un’armonia spirituale. Il Suo portamento La fa sembrare madre e donna nel contempo. Ha una veste bianca con riflessi d’oro; non porta la cinta. Sul capo ha un velo chiaro sempre mosso da un misterioso vento che lo smuove alla sinistra. Posa i piedi nudi sopra una nuvola dalle varie tinte pastello; su di essi sono adagiate due rose rosse. Tra i colori della nuvola vedo in trasparenza lo stemma del Vaticano... Dopo le prime volte l’ho sempre vista con l’Eucaristia al centro del Seno benedetto, che come un cuore pulsa emettendo raggi al posto del sangue. La mano destra si mantiene elevata all’altezza delle spalle in atto di benedizione e, tra il pollice e l’indice, sta la corona del Santo Rosario, fatta di perle o pietre bianche luccicanti. In basso, sulla veste, circa all'altezza delle ginocchia, vedo uno stemma ricamato: è quello di Giovanni Paolo II. Spesso la Signora guarda avanti, oltre me, verso gli altri, e talvolta si rattrista».
L’icona e il suo significato
La Vergine dell’Eucaristia, per opera dello Spirito, suscita intima commozione in chi Le apre il cuore.
Da una lettura delle linee e degli spazi, l’immagine di Maria si presenta eloquentemente un’Opera «ecclesiale», comunicante Grazia all’anima di chi La guarda, La venera, L’ama. Il Signore Dio, celebra in questa icona il trionfo della Verità Divina. Nel segno dell’Incarnazione in Maria, rivela la profondità del Suo perenne amore e della Sua presenza operante nell’Eucaristia. Il dipinto è stato realizzato su esplicita richiesta della Signora. Nelle Apparizioni è stato rivelato: «Questa è l’Immagine della Nuova Evangelizzazione». L’approfondimento e il significato dei tre Titoli con i quali la Madre è stata inviata da Dio, ce lo farà meglio comprendere.
Prima di esaminare i punti essenziali caratterizzanti l’intera raffigurazione, sentiamo il dovere di disporci in atteggiamento di onestà intellettuale, al fine di ricevere luce ed estinguere ignoranza, superficialità, negazione di Dio, spesso radicati nel nostro inconscio.
Descrizione dell’iconografia
«Io sono la Vergine». Lei, la Vergine, annunciano i profeti (Isaia 7,14) sarà la più autorevole ambasciatrice dell’Eterno. Completamente piena di Dio, immerge il mondo nella soavità della Rivelazione compiuta con la Concezione verginale di Cristo.
Il Suo capo, coperto dal velo color madreperla, riflette le tinte dei gialli scaturiti dalla luce di cui non è fonte, ma da cui scaturisce e ne è vestita, perché si adempia la parola dell’Apocalisse: «Ecco la Donna vestita di Sole che appare come segno grandioso» (cfr Apocalisse 12,1).
Al Suo lato sinistro il velo, che ondeggia verso oriente smosso da leggero venticello, raffigura l’azione rinnovante dello Spirito Santo: «Le nazioni atee saranno chiamate sante» (23.8.2000). Il lato destro è caratterizzato anch’esso da un movimento ondulatorio del velo; esso indica l’occidente e l’estensione dell’Opera Mariana sul mondo.
I capelli raccolti nel copricapo, raffigurano fedeltà e appartenenza allo Sposo, che l’ha consacrata a Sé, preservandola da macchia, per nobilitare la famiglia umana caduta. L’inclinazione del volto verso destra è manifestazione della esortazione materna, rispettosa della scelta della creatura. Maria SS., nelle vesti di Avvocata, si china amorevolmente, mantenendo un portamento regale e umile nello stesso tempo.
Gli occhi seri, paiono rammentare tutte le parole che Ella ci aveva donato in passato. Essi lanciano un messaggio che parla dal Cuore della Madre al cuore dei Suoi figli, riferendo il Volere Supremo, già tradito, oltraggiato e bestemmiato nelle Tre Persone Divine. Chi La osserva, da qualsiasi parte si ponga, ha la netta sensazione di essere esplorato nell’anima.
La bocca, leggermente chiusa e delicata ammonisce sulla spregiudicatezza del troppo vano parlare, Talvolta, sull’orlo della veste sono state viste tre minuscoli bagliori; ciò è in vista della Sua Verginità prima, durante e dopo il parto.
La veste bianca è luminosa, cucita d’un pezzo, spoglia di ricami (ad eccezione dell’emblema papale) e senza cinta (alcune volte indossa una cintura dorata sormontata da tre pietre bianche). La veste pare nascondere l’attesa di un Figlio. L’abito rappresenta il servizio di Colei che lo indossa, infatti la Madre viene a cercare i figli che servi vorranno divenire dietro al Suo esempio. Sul bordo, all’altezza del collo, un minuscolo filo d’oro indica invece l’estraneità dalla corruzione della carne e del sepolcro.
La parte centrale di tutta l’icona è occupata dell’Eucaristia irradiante raggi di luce a 360°: bellezza e mistero della Presenza del Dio Vivente nella storia umana. Frapposta fra il Seno benedetto e il Grembo verginale di Maria, Gesù Eucaristico è il punto mediano dell’intera immagine. In chiave ermeneutica la Creatura Maria diviene canale, attraverso il quale Dio viene a noi, e noi a Lui.
La direzione delle spalle e delle braccia permette la confluenza di due linee tangenti nel cuore dell’Eucaristia, continuazione dell’Incarnazione e della Croce. Il braccio sinistro e la posizione della mano tesa indicano la Riparazione, il rispetto, la riverente Adorazione, la maturazione e la consapevolezza di Colui che riceviamo con la Comunione sacramentale. La gestualità della mano destra ricorda il potere ricevuto da Dio ed esercitato in nostro favore. L’indice, indica il Cielo, indiscutibile luogo di provenienza di tutte le grazie, dei doni visibili e invisibili. Il pollice rivolto verso Se Stessa designa la Sua intermediazione tra noi e il Figlio Divino. Le altre dita, discendenti verso il basso, per trattenere la corona del Santo Rosario (trattenuto tra il pollice e l’indice) invitano a lasciarci aiutare dalla preghiera.
Lo stemma di Giovanni Paolo II, ricamato sulla parte verso il basso della veste, evidenzia la potenza della totale consacrazione al Suo Cuore. Il Papa infatti è la esemplare figura che la Madonna invita a imitare.
A Fatima, nel corso delle Apparizioni si vede nel medesimo punto la collocazione di una stella d’oro. Al Vicario di Cristo (in questo caso Giovanni Paolo II), guidato dallo Spirito Santo, è stata affidata la grande nave della Chiesa verso il Trionfo dei Cuori di Gesù e Maria. Dal Papa abbiamo riscoperto con forza la dottrina della consacrazione a Maria SS., applicabile a tutti i livelli, con l’unica clausola di restare fedeli nella prova. Lo stemma svela la stella!http://www.verginedelleucaristia.net/il-messaggio/
Dalla posizione dei piedi in cammino si comprende che il Suo Messaggio non è ancora terminato. I piedi nudi rappresentano la Sua purezza e le due rose rosse prefigurano la gioia e il dolore che Le verranno dai Suoi figli. La mistica Rosa, pur gioendo del Paradiso, continua a soffrire per tanti figli degeneri. I piedi sfiorano appena le foglie dell’ulivo che simboleggia la natura rinata in Cristo Signore e sono sorretti da una chiara nube, espressione della potenza di Dio.
Gesù dice:
«Sostate davanti all’immagine della Madre Mia e vostra, attendendo e pregando. Io, il Cristo vi dico: lasciate che Ella vi comunichi e sarete rapiti. Fissate il Suo Cuore in cui vive il Mio e, oh!, quanto desidero che viva pure il vostro in Esso, così grande! GuardateLa attentamente, poiché non è solo umano dipinto; in esso è vivente il Tesoro dei tesori, il Fiore dei fiori, la Regina delle regine. Mirate e rimirate il Suo nobile Volto, in cui il mestissimo sguardo è tutto per voi. Custodite gelosamente questo dono del Cielo» (15.10.1995).
«Io comando che si plasmino statue e immagini a migliaia e siano diffuse come la semente che il vento trasporta. Sui monti, fra le valli, fra ombrosi alberi sia innalzata la Sua immagine, Profeta del Padre, Sorgente della Confermazione» (16.7.1998).
Maria SS. promette:
«Lascia che la Mia immagine corra e si diffonda: chiunque guarderà l’Eucaristia, che ho nel grembo, sarà invaso di pace e riceverà altissimi doni» (23.1.1998).
Cara Debora il Signore non ti lascerà mai da sola. Sappiamo che stai soffrendo moltissimo e in silenzio dignitoso. Il mondo ti è vicino con la preghiera di Maria. Don Maurizio
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