Anche questa
volta Gesù Bambino viene portato in processione. Le voci unanimemente innalzano
al cielo un’accorata preghiera:
“Caro Gesù in questo anno 2019 ti deponiamo
nel deserto del nostro cuore, nella povertà di questo mondo che brancola nel
buio e non trova la pace. Sempre più rumori di guerre, sempre più il grido
sprezzante dell’odio. Signore, la sofferenza dilaga nelle famiglie e nelle
nazioni! Il mondo è stanco, la storia è satura Signore; il carico di questi due
secoli hanno rivelato unicamente che sei Tu unico Salvatore, Colui che vive per
sempre.
Ti vogliamo portare, Signore, tutti i popoli
martoriati, tutti quelli in procinto di entrare in nuovi conflitti. Ma ti
vogliamo portare, Gesù, anche le angosce di una Chiesa che soffre, di una
Chiesa che è caduta in basso…
IL DIVINO
BAMBINO SEMBRA VERO…
Ma
Tu ancora sei disposto a salvarci ,non solo con la liturgia della Chiesa ma
anche con le Apparizioni di nostra Madre, con i miracoli, con il Suo ritorno
nella Gloria che tutti dobbiamo preparare unendo a questo grande evento
meraviglioso i nostri sacrifici e se occorre anche la nostra vita…”
Una volta
deposto nella piccola mangiatoia della grotta, all’esterno della cappella del
giardino benedetto di Maria, durante la preghiera la statua di Gesù Bambino
viene sollevato ed è in questo momento che si verifica una dolcissima realtà: LA MERAVIGLIA DI UN DIO CHE PIANGE.
Gesù manifesta,
attraverso il Suo Olio benedetto, la Sua costante Presenza accanto a noi. Ci
mostra come nonostante il mondo sia convulso e pericoloso, pieno di tormenti, Egli
ci è vicino ed è vicino soprattutto a coloro che hanno lasciato tutto per
essere lì, per pregare, per riparare, secondo quello che la Madonna ha detto a
tutti quanti attraverso i Messaggi.
Un evento questo
che certamente è già accaduto in passato ma non può non commuovere e non intenerire
i presenti : un sacerdote eremita,
alcune consacrate e una cinquantina di persone che hanno assistito
all’avvenimento.
Una ragazza anche
Ella presente all’evento ha così dichiarato: “Il momento in cui mi sono accorta
della lacrima di Gesù Bambino è stato quando è stato sollevato e posto davanti
a noi per adorarLo. Lì il Suo dolce viso si è come illuminato ed il Suo occhio
destro si è fatto lucido (da quell’occhio
scendevano una goccioline di Olio). La Sua espressione celestiale sembrava
sorridere ad ognuno di noi. Davanti a tutto ciò il mio cuore si è come aperto
ancor di più per far posto al Re che nasce, nella commozione, nella gioia e nel
fremito che solo la Grazia sa donare, non potevo non chinare il capo e le
ginocchia per lasciarmi accarezzare l’animo da questo balsamo, dalla Sua
tenerezza, dalla Sua Grazia”.
Cosa dire? È un
piccolissimo segnale di amore compassionevole. Quanti hanno assistito hanno
potuto fotografare l’evento e qualche malato, in quella circostanza, ha detto
di aver sentito un fuoco particolarmente forte. Speriamo ci siano nuove
guarigioni come accaduto in passato ed altre testimonianze che annoverano
questa Apparizione come un carisma ancora vivo ed operante.
Dolce Gesù manda
in queste notti una schiera di Angeli ed Arcangeli perché siamo aiutati nella
lotta. Aiutaci Signore a cercarti con vero cuore, con vera e sincera fedeltà.
Chiediamo a Gesù il dono dell’umiltà profonda. Ogni giorno può essere il 25
Dicembre per noi. Cerchiamo di chiedere a Gesù il dono di una fede vera,
autentica, semplice che non abbia i sentori dell’apparire, che non cerca il
consenso della gente.
Non perdiamo
questo senso di fede che la Madonna ci ha insegnato a Manduria. Un giorno le
cose cambieranno. La steppa rifiorirà e noi non ci saremo vergognati perché
abbiamo seguito fino alla fine. Siamo rimasti fedeli…Amen!
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