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MARIA NELL’EUCARISTIA

Nella misura in cui l’Eucaristia è memoriale del sacrificio di Cristo, non possiamo passare sopra la presenza di Maria, ai piedi della Croce. Questo non è solo uno “stare qui” se non, come tante volte ci dicono i documenti della Chiesa, la Vergine si unì totalmente allo stesso sacrificio di suo Figlio, incluso offrendo la Santa Vittima al Padre. “Fate questo in memoria di me” (LC 22,19). Nel Calvario il “memoriale”, tutto quello che Cristo fece per mezzo della sua passione e della sua morte, è presente. Tutto ciò che Cristo fece in relazione con sua Madre per beneficio nostro è anche questo presente. A Lei diede il discepolo prediletto e in lui, ciascuno di noi: “Ecco tuo figlio!”. A ciascuno di noi dice ancora: “Ecco tua madre” (cf. Gv 19, 26-27) Sperimentare il memoriale della morte di Cristo nell’Eucaristia implica anche di ricevere continuamente questo dono. Significa accettare –come Giovanni- la Santissima Vergine Maria come nostra madre. Significa inoltre prendersi un impegno a conformarci a Cristo, ponendoci alla scuola di sua Madre e lasciando che Lei ci accompagni. Maria, in tutte le nostre celebrazioni eucaristiche, è presente con la Chiesa e come Madre della Chiesa. Così come Chiesa e Eucaristia sono un binomio inseparabile, lo stesso si può dire del binomio Maria e Eucaristia. Questa è una ragione per la quale, da tempi antichi, il ricordo di Maria è stato sempre parte delle celebrazioni eucaristiche delle Chiese d’Oriente e Occidente.
Di sicuro, un fatto fondamentale è che in tutte le Preghiere Eucaristiche, c’è sempre una citazione della Vergine Maria. Almeno una, a volte di più (mi ricordo di quattro citazioni nella liturgia di san Giovanni Crisostomo che celebra la Chiesa Greco-Cattolica ossia di rito orientale). La più antica, la tradizione apostolica, ricorda che il Signore si incarnò per opera dello Spirito Santo e della Vergine Maria. Inoltre, quando commemoriamo i santi chiediamo l’intercessione della Vergine Maria, come lo facciamo nel Canone romano: “in comunione con tutta la Chiesa ricordiamo e veneriamo anzitutto la memoria della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo”. Questo è comune a tutte le preghiere di Oriente e Occidente.
Mai potremmo pensare a Maria senza la Chiesa, né alla Chiesa senza Maria. Sempre dobbiamo ricordare come, all’inizio degli Atti degli Apostoli, ci si dice che Maria era in unione con gli Apostoli, in comunione, perseverando nella preghiera. Maria è colei che dà il significato più profondo di ciò che è il mistero di suo Figlio. Come dice Giovanni Paolo II in Redemptoris Mater, Maria porta i fedeli all’Eucaristia, perché tutto il desiderio della Madre è di portare i figli a Gesù ai quali dona la piena conoscenza di Cristo. E credo che non c’è una completa conoscenza di Cristo fino a che non si scopre l’Eucaristia. Così, la Vergine è garanzia della fede eucaristica e della comunione della Chiesa attraverso tutto il mistero.

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