Dio parla all'anima.Vediamo come avviene che Dio parli alle anime, senza confondere le sue parole con quelle della nostra mente!
Nella nostra mente il flusso dei pensieri è ininterrotto oltre che instancabile. Anche quando sembra che pensieri elevati sono in noi, ci accorgiamo poi che questi sono sempre mediati dalla mente che filtra le intuizioni del nostro spirito, rovinandone la purezza nel tentativo, spesso vano, di interpretarle.
Eppure c’è un momento in cui Dio parla all’anima!
Diceva s.Teresa d’avila che quando Dio parla dentro di noi, le sue parole sono ben distinte (cap. 25 dalla sua opera “Libro della mia vita” edito dalle Paoline) poichè esse non si odono con il “senso” dell’udito ma s’intendono ancor più chiare di come se così fosse.Diventa perfino inutile cercare di non volerle udire perchè non riusciremmo nell’intento.Vi possono essere degli inganni in tale sua manifestazione specie se è uno spirito cattivo che parla oppure che le parole siano create dalla nostra stessa mente nel suo lavoro continuo od infine che le parole originino dal nostro stesso spirito.Però quando Dio ci parla il primo elemento che conferma ciò è che le parole indicano solo la “verità”.Una grande differenza lo fa anche il nostro modo di ascoltare le sue parole: modo perfetto di ascolto.
Invece quando a parlare dentro di noi è la nostra stessa mente, se sta operando per crearle non è certamente in posizione di ascolto.Quindi la differenza più grande è come quella che c’è quando siamo noi a parlare e quando ascoltiamo.Quando parliamo la mente è intenta a produrre il “discorso”, lavora coi ricordi, con l’intelletto molto occupato, mentre quando ascoltiamo essa è a livelli minimi di lavorio interno (dovrebbe esserlo) e quindi attenta.
Se parla Dio l’ascolto è attento e non trascuriamo neanche una frase poichè la mente è inoperante nell’”ascolto perfetto“.Ancora poi è bene sottolineare che le parole di Dio contengono al loro interno anche le opere, cioè agiscono profondamente in noi, dandoci forza, pace e serentà.Esse sono capaci in un solo istante di rivelarci verità elevate, fissandosi nella mente per non esser più dimenticate, mentre quelle prodotte dalla mente stessa si volatilizzano facilmente.Si resta meravigliati di quanto la mente stessa e l’anima riescono a comprendere in pochi attimi quando, anche con meditazioni molto intense, ci sarebbero voluti mesi.Se invece a parlare sono gli spiriti cattivi, pur dicendo cose apparentemente buone, quello che resta alla nostra anima è l’aridità, l’inquietudine e l’agitazione oltre a produrre seri dubbi sulle verità rivelate.Da tutto quanto detto si può evincere che Dio produce in noi il dono dell’ascolto perfetto per parlarci, facendolo in modo diverso da quando c’ispira .
Se noi ci adoperiamo per facilitare l’ascolto perfetto potremo entrare più in sintonia con Lui.
Eppure c’è un momento in cui Dio parla all’anima!
Diceva s.Teresa d’avila che quando Dio parla dentro di noi, le sue parole sono ben distinte (cap. 25 dalla sua opera “Libro della mia vita” edito dalle Paoline) poichè esse non si odono con il “senso” dell’udito ma s’intendono ancor più chiare di come se così fosse.Diventa perfino inutile cercare di non volerle udire perchè non riusciremmo nell’intento.Vi possono essere degli inganni in tale sua manifestazione specie se è uno spirito cattivo che parla oppure che le parole siano create dalla nostra stessa mente nel suo lavoro continuo od infine che le parole originino dal nostro stesso spirito.Però quando Dio ci parla il primo elemento che conferma ciò è che le parole indicano solo la “verità”.Una grande differenza lo fa anche il nostro modo di ascoltare le sue parole: modo perfetto di ascolto.
Invece quando a parlare dentro di noi è la nostra stessa mente, se sta operando per crearle non è certamente in posizione di ascolto.Quindi la differenza più grande è come quella che c’è quando siamo noi a parlare e quando ascoltiamo.Quando parliamo la mente è intenta a produrre il “discorso”, lavora coi ricordi, con l’intelletto molto occupato, mentre quando ascoltiamo essa è a livelli minimi di lavorio interno (dovrebbe esserlo) e quindi attenta.
Se parla Dio l’ascolto è attento e non trascuriamo neanche una frase poichè la mente è inoperante nell’”ascolto perfetto“.Ancora poi è bene sottolineare che le parole di Dio contengono al loro interno anche le opere, cioè agiscono profondamente in noi, dandoci forza, pace e serentà.Esse sono capaci in un solo istante di rivelarci verità elevate, fissandosi nella mente per non esser più dimenticate, mentre quelle prodotte dalla mente stessa si volatilizzano facilmente.Si resta meravigliati di quanto la mente stessa e l’anima riescono a comprendere in pochi attimi quando, anche con meditazioni molto intense, ci sarebbero voluti mesi.Se invece a parlare sono gli spiriti cattivi, pur dicendo cose apparentemente buone, quello che resta alla nostra anima è l’aridità, l’inquietudine e l’agitazione oltre a produrre seri dubbi sulle verità rivelate.Da tutto quanto detto si può evincere che Dio produce in noi il dono dell’ascolto perfetto per parlarci, facendolo in modo diverso da quando c’ispira .
Se noi ci adoperiamo per facilitare l’ascolto perfetto potremo entrare più in sintonia con Lui.
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