(La
visita dei Magi a Gesù-Bambino)
Dice Gesù: «E, giunti davanti ad una povera casa,
nella più meschina città di Giuda, essi non crollano il capo dicendo:
“Impossibile”, ma curvano la schiena, le ginocchia e specie il cuore, e
adorano. Là, dietro quel povero muro è Dio… Egli è là, dietro quel povero muro.
Chissà se il Suo Cuore di bambino, che è pur sempre il cuore di un Dio, non
sente questi tre cuori che, proni nella polvere della via, squillano:
“Santo, Santo, Santo. Benedetto il Signore Iddio
nostro. Gloria a Lui nei Cieli altissimi e pace ai Suoi servi. Gloria, gloria,
gloria e benedizione”?
Essi se lo chiedono con tremore di amore. E per tutta
la notte e la seguente mattina preparano con la preghiera più viva lo spirito
alla comunione con il Dio-Bambino. Non vanno a questo altare, che è un
grembo portante l’Ostia divina, come voi vi andate con l’anima piena di
sollecitudini umane. Essi dimenticano sonno e cibo e, se prendono le vesti più
belle, non è per sfoggio umano ma per fare onore al Re dei re…».
637.6
La Vergine è il Ciborio
Dice Gesù: «Sta’ sicura, Mamma, che Io non Ti
lascerò mai. Uscirò dal Tuo Cuore quei pochi istanti necessari alla
Consacrazione del Pane e del Vino per tornarvi poi, dopo esserMi staccato da Te
a fatica, con un’ansia d’amore pari alla Tua, o Mio Cielo vivo di cui Io sono
il Cielo.
Non saremo mai tanto uniti come d’ora in poi. Prima c’era
la Mia incapacità embrionale, poi la Mia puerizia, e poi la lotta della vita e
del lavoro, e poi la missione, e poi la Croce e il Sepolcro a tenerMi lontano e
impedito a dirti quanto Io Ti amo. Ma ora sarò in Te non più creatura che si
forma, non più presso a Te fra gli ostacoli del mondo che interdice la fusione
di Due che si amano.
Ora sarò in Te come Dio, e nulla, nulla nella Terra e nel Cielo sarà atto a separare Me da Te, Tu da Me, Madre santa. Ti dirò parole di ineffabile amore, Ti darò carezze di inesprimibile dolcezza. E Tu Mi amerai per chi non Mi ama.
Ora sarò in Te come Dio, e nulla, nulla nella Terra e nel Cielo sarà atto a separare Me da Te, Tu da Me, Madre santa. Ti dirò parole di ineffabile amore, Ti darò carezze di inesprimibile dolcezza. E Tu Mi amerai per chi non Mi ama.
Oh, Tu colmi la misura dell’amore, che il mondo non
darà al Cristo, col Tuo amore perfetto, Mamma.
Perciò, più che un addio, il Mio è il saluto di chi
esce per un momento, come andassi a coglier rose e gigli in questo giardino
fiorito. Ma Ti porterò dal Cielo altre rose ed altri gigli più belli di questi,
qui fioriti. Te ne empirò il Cuore, Mamma, per farTi dimenticare il puzzo della
Terra, che non vuole essere santa, e anticiparTi l’aura del beato Paradiso,
dove sei attesa da tanto amore.
E l’Amore, che non sa attendere, verrà su Te fra dieci
giorni. Fatti bella della Tua più bella letizia, o Madre Vergine, ché il Tuo
Sposo viene. L’inverno è passato...le vigne in fiore mandano il loro profumo,
ed Egli canta: “Sorgi, o tutta bella. Vieni, o mia Sposa, sarai coronata” Del
Suo Fuoco Ti coronerà, o Santa e Ti farà felice del Suo Spirito, che si
infonderà in Te con tutti i Suoi splendori, o Regina della Sapienza, Sua
Regina, che hai saputo comprenderLo sin dal mattino della Tua vita ed amarLo
come creatura al mondo mai amò».
Gesù ai lettori di Maria Valtorta:
«Non discutete se Io potevo essere realmente in Maria.
Se voi dite che Dio è in cielo e in terra e in ogni luogo, perché potete
dubitare che Io potessi essere contemporaneamente in Cielo e nel Cuore di
Maria, che era un vivo Cielo. Se voi credete che Io sia nel Sacramento e chiuso
nei vostri cibori, perché potete dubitare che Io fossi in questo purissimo e
ardentissimo Ciborio che era il Cuore di Mia Madre?
Che cos’è l’Eucaristia? È il Mio Corpo e il Mio Sangue
uniti alla Mia Anima e alla Mia Divinità. Ebbene, quando Ella si incinse di Me,
che aveva nel seno di diverso? Non aveva il Figlio di Dio, il Verbo del Padre
col Suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità? Voi non Mi avete forse perché Maria Mi
ha avuto e Mi ha dato a voi dopo averMi portato per nove mesi? Ebbene, come Io
ho lasciato il Cielo per dimorare nel seno di Maria, così, ora che lasciavo la
terra, eleggevo il seno di Maria per Mio Ciborio. E quale ciborio, in
quale cattedrale, più bello e santo di questo?
La Comunione è un miracolo di amore che Io ho fatto per
voi, uomini. Ma, in cima al Mio pensiero d’amore, raggiava il pensiero di
infinito amore di poter vivere con Mia Madre e di farLa vivere con Me sinché
non fossimo riuniti in Cielo.
Il primo miracolo lo feci per la gioia di Maria, a
Cana di Galilea. L’ultimo miracolo, anzi gli ultimi miracoli, per il conforto
di Maria, a Gerusalemme. L’Eucaristia e il
velo della Veronica. Questo, per dare una stilla di miele all’amaritudine
della Desolata. Quello, per non farLe sentire che non c’era più Gesù sulla
Terra.
Tutto, tutto, tutto, ma capitelo una volta (per
tutte), voi avete per Maria! Dovreste amarLa e benedirLa ad ogni vostro
respiro».
Grazie Gesù, aumenta la nostra fede perchè possiamo scoprire il tesoro e la grazia che Tu hai chiuso nella Tua Madre Santissima...
RispondiEliminaInfiamma i nostri cuori del Tuo Fuoco d'Amore...
Grazie a voi del team per queste pagine di meditazione...