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Cari amici di Manduria,
in preparazione alla ricorrenza del 23 maggio mi unisco a Debora e a voi soprattutto nella recita del rosario e della corona delle Lacrime per il trionfo della Vergine dell'Eucarestia e per la nostra povera Italia che sta scendendo molto in basso.

Voglio salutarvi e unirmi alle vostre preghiere in onore della Madonna. Se fosse possibile, vorrei far giungere un saluto a Debora con l'assicurazione della mia povera preghiera. Immagino la sua amarezza per quello che stiamo vivendo come confusione e devastazione spirituale, forse ancora di più per quello che si sta avvicinando.

Se andate alla celeste Verdura affidatemi ai Cuori di Gesù e  Maria.

Un fraterno saluto

Riccardo

Vergine dell'Eucarestia, soccorri e guida la Chiesa e l'Italia!
LA DEVOZIONE ALLE LACRIME DI MARIA SANTISSIMA

“La devozione alle mie lacrime salverà il mondo. Esse costituiscono l’ultima speranza! Sia valorizzato il luogo ove la Signora dell’Olio Santo ha comunicato. Mi sono manifestata al mondo mediante l’uliveto benedetto, come Sorgente della Perenne Unzione e desidero che questa Sorgente sia profusa su ognuno. Non lasciate nell’ombra la devozione alle mie lacrime: siano esse per voi  forza e coraggio per rispondere alla chiamata del Figliolo Divino. Io sono la Vergine dell’Eucaristia e della Grande Riparazione. Con questi titoli Dio vuole che mi si onori (conosca). E’ la devozione che salverà l’Italia dal grande decadimento spirituale! Oggi nel mondo non si dà più importanza all’Eucaristia, ma Io vi dico: l’Eucaristia e le mie lacrime salveranno il mondo da una grande catastrofe…La devozione alla quale vi chiamo ora è quella che le conclude tutte ed avrà azione  potente di grazia.(Mess. 6.6.97)
“La vostra preghiera nelle famiglie, (per la sua mediazione), spezzerà le catene dell’odio e della discordia…Se vi ho già ripetuto mille volte di pregare il rosario con l’invocazione potente alle mie lacrime, oggi vi dico: riparate, riparate, riparate... che la mia immagine* trovi posto in ogni famiglia; l’unzione sarà l’armatura...”(Mess. 23 ottobre 2001)
Gesù: “Non avete mai udito che sono pronto a ristabilire l’amicizia con voi, perché sono obbligato da quelle purissime lacrime che la Santissima Mi offre in riparazione?”
Le lacrime della Ss.Vergine sono lacrime di sangue per la partecipazione totale alle sofferenze del Figlio e in Lui a quelle di tutti gli uomini che continuano a rifiutarLo; sono lacrime di olio come annuncio profetico,come balsamo che lenisce, come unzione che riconferma e prepara i cuori alle  consacrazione.

I primi appuntamenti con la Signora

I primi appuntamenti con la misteriosa Signora si alternano tra la casa, la parrocchia e zone campestri, ove si celebra il culto alla Madonna, ma soltanto la notte del 30 aprile 1993 Debora comprende che Dio si è scelto un luogo ben distinto per parlarle e proseguire il divino ammaestramento. 
Nella notte, infatti, la giovane sente chiaramente la voce dolcissima femminile che la richiama: 
«Cerca questo luogo. Io ti attendo!» 
Ma dove cercare e con quali mezzi? È evidente che la Bontà eterna aveva previsto ogni cosa e presto le circostanze evidenzieranno il Progetto stabilito. 
Infatti dopo le prime ricerche senza esito, la madre del fidanzato di Debora, già presa in Dio, le propone di visitare un terreno poco distante dalle mura megalitiche di Manduria, un fazzoletto di terra ereditato dal padre ove alberi d’ulivo fra le rocce avevano reso difficile la coltivazione da essere abbandonato. Debora ha delle perplessità nell’accettare proprio a causa del passato affetto con il figlio della donna, che aveva congedato per seguire la chiamata del Signore. Le proposte sono pressanti e l’atteso giorno è alle porte.
Il 17 maggio, la giovane cede in spirito di obbedienza e va, verso la periferia nord di Manduria, per vedere detto campo. Superato il Santuario di Sant’Antonio, il cuore della giovane avverte una gioia incontenibile e crescente man mano che si avvicina al luogo. Una volta entrati, dopo alcuni minuti Debora riconosce la conformazione del Giardino sognato. Un dubbio però l’assale circa l’albero, da cui aveva visto provenire una luce intensa. Si mette quindi in preghiera e soltanto al termine della recita del Santo Rosario è guidata interiormente verso l’Ulivo Benedetto, dove vede la Santa Madre di Dio.
«Desidero che i vostri cuori sentano veramente la Mia presenza di Mamma in questo luogo... Su di voi il mondo metterà le radici della Nuova Era... Ora che il tempo è vicino, desidero venga edificata una Cappella in onore alle Mie visite sulla terra...» (17.5.1993).