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Piero Angela-senza conoscerla- presume di avere smascherato la veggente di Manduria



La veggente di Manduria e' stata smascherata. Debora Moscogiuri, 22 anni, da tempo diceva di vedere la Madonna, di ricevere messaggi d' amore universale ogni 23 del mese...
Chi smaschera chi?

Per dovere di cronaca bisogna sapere che Piero Angela non ha mai incontrato o conosciuto la "veggente" e quindi pare impossibile operare personalmente un qualcosa da lontano. E'ovvio che si tratti di persone a lui riconducibili in qualche modo. E' noto che rappresenti il Cicap associazione o comitato su presunti controlli del paranormale; auto rivestitesi di ufficialità nonostante rappresenti alcuna istituzione. Si tratta infatti di "volenteroso" gruppo di persone che diffondono loro supposizioni ed ipotesi in realtà da verificare e controllare a loro volta da altre voci pertinenti e super partes (vedi anche http://www.altrainformazione.it/wp/media-piero-angela-non-dice-la-verit/ ).
La pretesa scientificità
Intanto mi si permetta una piccola doverosa parentesi sulla parola "scientifico" dall’ impatto psicologico notevole automaticamente associata al concetto di vero. Su interpretazioni particolari del concetto di scienza si basa un errore classico (argumentum ad verecundiam): l'ha detto il medico (una ricerca, una trasmissione scientifica ecc.) quindi è vero.
Ciò che è scientifico è automaticamente vero? Il punto è che, la maggior parte delle volte, la scientificità non solo non è dimostrata, ma non è neppure definita!Il fascino dello scientifico si basa sicuramente sull'illusione della certezza. Sarebbe un passo notevole se su un argomento qualunque si potesse arrivare a conclusioni certe, giuste, inconfutabili. Nessun medico può guarire tutte le malattie e sarebbe folle millantare un rimedio per tutto; in caso contrario saremmo di fronte all'illusione della certezza, palese delirio di onnipotenza. La certezza dà sicurezza e rimuove l'ansia esistenziale, ma spesso è solo un'illusione che può diventare una pericolosa arma di doloroso scontro dalla conclusione per nulla reale.
Inequivocabile l'intenzione di fare colpo sull'opinione pubblica esibendo un nome che ha il suo peso mediatico se associato poi a personaggi distinti nel campo scientifico che però in comune hanno l'esasperato gnosticismo e che comunque nulla hanno a che fare con la vicenda in questione. Ma procediamo per gradi...
La prova Cicap denominata :fiale, fede, frode
La prova starebbe "nell' esame di alcune fiale sigillate con ceralacca, che a dire della "veggente" si erano riempite di olio di oliva dopo essere state poste vicino alla statua della Madonna. Il chimico Luigi Garlaschelli, membro del gruppo sperimentazioni del Cicap, ha notato "vistose deformazioni delle fiale, provocate dal tentativo di fondere e risigillare il vetro dopo avervi introdotto dell' olio". Insomma, nessun miracolo. Solo trucchi, e maldestri".
Intanto si dovrebbe capire chi richiede questo tipo di prova un tantino inconsueta nel pretendere decifrare l'intera vicenda spirituale."Padre Civerra di Andria (Bari) suo maestro (sarebbe più corretto dire padre)spirituale le avrebbe chiuse in un doppio contenitore di vetro sigillato proprio per allontanare ogni sospetto di manomissioni".E' dunque questo sacerdote (Padre Giuseppe Civerra allora Rettore del Santuario SS.Salvatore) che con probabile la obbligazione dell'obbedienza chiede di non sottrarsi all'esperimento da lui scelto e disposto. Da indiscrezioni si sa che le apparizioni si manifestavano anche con forme di effusioni di olio da immagini sacre e talvolta da ramoscelli d'ulivo. Lo stesso sacerdote compie il dovuto rito di chiusura con tanto di cera lacca incrociata da spago, timbri,firme e relazione delle cosiddette "fiale dello smascheramento".Ma proseguiamo "la "veggente" racconta di aver posto le fiale la sera del 23 dicembre scorso vicino alla statua della Madonna e di essere partita il giorno successivo alla volta dell' America". Questo è supportato dal fatto che la ragazza era in compagnia di un'altro sacerdote per accompagnarla nel lungo viaggio su invito di parrocchie italiane nel territorio statunitense. Chi si trova in Italia però dichiara che il riempimento delle medesime non è ancora avvenuto ma c’è un particolare: Debora è su un volo intercontinentale che dura più di 12 ore." Il chimico Luigi Garlaschelli, membro del gruppo sperimentazioni del Cicap, ha notato "vistose deformazioni delle fiale, provocate dal tentativo di fondere e risigillare il vetro dopo avervi introdotto dell' olio" .C’è però un particolare da chiarire e direi fondamentale se si procede per esclusione: a tale “tentativo di fondere e risigillare il vetro” necessariamente hanno operato altri che fisicamente potevano essere vicini al contenitore delle fiale e indubbiamente dotati da attrezzi altamente dotati per la manipolazione del vetro. Bisogna tenere presente che la famiglia di Debora per chi l’ha frequentata in quei tormentati giorni non aveva assolutamente risorse tali. Il sacerdote in una storia tinta di giallo sarebbe il primo indiziato ma dice di arrivare alla casa e di trovare le fiale già riempite. A questo punto il contenitore viene rimosso e a dire dei testimoni presenti, l'insieme pare intatto sino alla conferma del Padre Civerra che poi con maggiore calma analizza e visiona attentamente sigilli, involucro, timbri etc.” manomissioni che pero' ci sono state e per le quali la donna non ha saputo dare spiegazioni". Ora c’è da interrogarsi con onesta riflessione:se frode si è preparata certamente è quanto di più autolesionista potrebbe essere concepito da cervello umano soprattutto in considerazione della sproporzione dei personaggi che si vanno a confrontare. Permettetemi di aggiungere che tale follia o sprovvedutezza di un povero prete raggirato dalla streghetta proprio non sta in piedi! Se poi, come è supposto, manomissioni ci sono state pare veramente poco probabile che la “donna” possa rispondere in merito concretamente visto che lei non c’era e con “l’esperimento” son venuti a contatto ben altre persone! Quindi, facendo il resoconto degli avvenimenti Debora non avendo potuto fornire spiegazioni alle cosiddette ”manomissioni” ed avendo altresì aggiunto particolari della sua esperienza "Durante una "locuzione interiore" ho visto un grande fuoco avvicinarsi alle bottigliette”- che certamente non attiene a fiamme da materiale strumento-“ Poi la Madonna mi ha detto: stillo dal mio cuore immacolato queste gocce di olio" sarebbe ciarlatana e truffatrice ai danni altrui. “Stavolta e' stato decisivo il parere del nostro chimico; spesso ci avvaliamo di un prestigiatore”. Se qui vi fosse stata una prestigiatrice pare evidente di non aver preparato il tutto come si conviene e ciò contrasta con l’immagine che si vuole affibbiare alla” veggente” rea unicamente di avere messo sotto i riflettori una realtà che le costa e di sicuro la farà soffrire, di cui non ha colpa e non deve vergognarsi. Forse i lor signori si avvalgono di prestigi e prestigiatori per costruire in laboratorio falsi d’autore nel tentativo di spiegare quanto è misterioso, ma non dimentichiamo che a questa sfera non appartiene Debora la cui giornata nella piccola cittadina di Manduria è scandita da ritmi semplici, casarecci e ben lungi dall’essere emulativi di quanto non si può conoscere anticipatamente.
Noi non possiamo andare alla caccia di tutti, anche perché lo Stato non ci da' un soldo.” Per l’appunto se in questi criteri da laboratorio Ciccappiano si credesse e ci fossero reali presupposti di scientificità non mancherebbero aiuti da istituzioni che ricevono danni anche economici da chi pratica magia, astrologia o cartomanzia. Soprattutto se si considera le modificazioni che il concetto di scientificità è andato assumendo e se si è propensi a ritenere che la conoscenza proceda per approssimazioni che possono essere sostituite o modificate nel tempo, cogliendo di volta in volta corrispondenze relative tra dati di esperienza e forme di misurazione. “Pero e' importante risolvere qualche caso simbolico, che ricordi alla gente di non fidarsi dei ciarlatani".Di sicuro non può divenire Manduria il “caso simbolico di plagio” che in un sol colpo da del cretino a quelli che a tali realtà spirituali hanno qualche motivo in più di un esperimento per credere e del ciarlatano a chi che non riesce a riprodurre in laboratorio quanto gli è capitato involontariamente di vivere. Aggiungo ben volentieri che non si capisce come mai i criteri del famigerato Cicap varrebbero per la ragazza di Manduria e assolutamente mal tollerranti se relazionati al Miracolo di San Gennaro,le stigmate di Padre Pio,il miracolo di Lanciano,il Lino Sindonico ed altro.Parrebbe più credibile la risoluzione di casi molto più importanti che offrirebbero maggiore lustro ed interesse vero. E' poco razionale e quantomai poco cristiano fare due pesi e due misure;è riprovevole poi se una tal misura viene adottata da persone di potere che si accomunano solo in certe circostanze ad associazioni o comitati notoriamente polemici nei confronti dell'esistenza di Dio stesso.
Maria Sergi