Questo abuso illegittimo si è così ben radicato come una
tradizione locale, che anche
Papa Giovanni Paolo II non ebbe successo a
denunciare, nonostante un suo tentativo per frenare l
’abuso.Nella sua Lettera
‘Dominae Cenae’ del 24 febbraio 1980, il Pontefice polacco
riaffermò gli insegnamenti della Chiesa secondo cui toccare le Sacre Specie e
amministrarle con le proprie mani è un privilegio dei consacrati. Ma, per un
qualsivoglia motivo, questo documento di 28 anni fa non conteneva nessuna
minaccia di sanzioni contro laici, sacerdoti o Vescovi che avessero ignorato la
difesa dell
’uso della Comunione sulla lingua
come voleva il Papa.
Una legge senza una pena non è una legge, bensì un
suggerimento.Cosicché, il documento di Giovanni Paolo II fu accolto da diversi
membri del clero dei Paesi dell’Occidente
come un suggerimento non apprezzato e purtroppo trascurato.
PAPA PAOLO VI
É dunque evidente che nessun prete può essere legittimamente
forzato ad amministrare la Comunione sulla mano; dobbiamo pregare affinché il
maggior numero di sacerdoti abbia il coraggio di salvaguardare la riverenza
dovuta a questo Sacramento e non venga intrappolato in una falsa ubbidienza che
fa sì che essi collaborino alla perdita di sacralità di Cristo nell’Eucarestia.I preti devono trovare il coraggio di
combattere questa nuova pratica che fa parte dell’occulta strategia di protestantizzazione del
Cattolicesimo, ricordando che Papa Paolo VI, giustamente, predisse che la
Comunione sulla mano avrebbe portato all’irriverenza e alla profanazione dell’Eucarestia e ad una graduale erosione della
dottrina ortodossa.Papa Giovanni Paolo II: "Toccare la Sacra Specie, la sua
distribuzione con le proprie mani, e un privilegio degli Ordinati". (Carta Domenicae Cenae)
LA STORIA DELLA COMUNIONE SULLA MANO
Cronistoria di un abuso liturgico filo-protestante: ecco
come il nuovo modo della Comunione nelle mani si fece largo nella Chiesa
.Don Marcello Stanzione
-Padre Pellegrino Ernetti descrive nel suo libro "La Catechesi di satana" ciò che piace a lucifero, come si sa da alcuni
esorcismi: "la particola alla mano, così
posso calpestare il vostro Dio, quel Dio che io ho ucciso, e posso celebrare le
mie messe (le messe nere) con i miei sacerdoti che ho strappato a Lui.
PAPA FRANCESCO,NIENTE COMUNIONE NELLE MANI.
Papa francesco non smette mai di meravigliarci.Nelle messe celebrate dal
Santo Padre,a partire dalla Messa della notte di Natale 2010,non solo lui,ma
tutti i sacerdoti che lo aiutano a distribuire ai fedeli la comunione,non
porranno più l'Ostia Santa sul palmo della mano,ma direttamente sulla lingua.Nel
video é ben evidente il diniego quando i fedeli porgono le mani per ricevere i
Sacramento.
Nella Santa Messa con Papa Francesco. Possiamo notare che nel
momento della distribuzione dell’Eucarestia
in diverse Celebrazioni i fedeli sono invitati a ricevere l’Ostia consacrata direttamente sulla lingua e non
in mano, per evitare appunto indifferenze, sacrilegi e profanazioni contro il
Santissimo Sacramento.
PAPA BENEDETTO XVI
Nel mese di giugno del 2008 il Papa Benedetto XVI si è recato
in visita in Puglia (presenza papale dopo più di mille anni), precisamente a
Brindisi e a S. Maria di Leuca, nella parte più estrema del "tallone"
d’Italia. Proprio in questa occasione
Sua Santità ha stupito tutti formulando l’esplicita richiesta della balaustra nelle chiese
da lui visitate, distribuendo così la S. Comunione direttamente in bocca e in
ginocchio, un invito esplicito a ricevere la Persona di Gesù con la dovuta
riverenza.
PADRE GABRIELE AMORTH
Per chi non lo sa, ricevere la comunione nella mano, è uno dei
più grandi sacrilegi commessi oggi come oggi contro il corpo di nostro Signore
Gesù Cristo. Senza dubbio è anche peccato. Molti si domanderanno: ma perché
alcuni sacerdoti la consegnano così? Perché fu permesso per mezzo di un indulto,
durante il papato di Paolo VI. Quasi nessuno sa che è stata introdotta sotto
inganno al Papa Paolo VI, che non ebbe altra scelta che consentirla con la più
grande tristezza e dispiacere, sotto indulto, e non potendo detenere la
proliferazione di questa sacrilega pratica in quasi tutto il mondo. E' stata una
cospirazione dietro la quale si specula che siano stati coinvolti alcuni membri
della Chiesa, in particolare i vescovi, i massoni europei, i protestanti e i
terribili nemici della fede e della Chiesa cattolica...
SAN TOMMASO
San Tommaso d'Aquino, la figura massima teologica della
Chiesa,si basa tutta la dottrina con fondamenti, nella Summa Teologica - Parte
III - Domanda 82, parlando della distribuzione dell'Eucaristia, dice:
"La distribuzione del corpo
del Signore appartiene al sacerdote per tre ragioni. Primo, perché, come si è
detto, egli consacra in persona di Cristo. Ora, Cristo, come consacrò da sé il
proprio corpo, così da sé lo distribuì agli altri. Quindi come al sacerdote
appartiene la consacrazione del corpo di Cristo, così appartiene a lui
distribuirlo.
Secondo, perché il sacerdote è costituito intermediario tra Dio
e il popolo (Heb 5,1). Perciò come spetta a lui offrire a Dio i doni del popolo,
così tocca a lui dare al popolo i doni santi di Dio.
Terzo, perché per rispetto verso questo sacramento esso non
viene toccato da nessuna cosa che non sia consacrata: e quindi sono consacrati
il corporale, il calice e così pure le mani del sacerdote per poter toccare
questo sacramento. A nessun altro quindi è permesso toccarlo fuori di un caso di
necessità: se, p. es., stesse per cadere a terra, o in altre contingenze
simili."
Santo Tomas rende chiaro in questi paragrafi, che le mani dei
battezzati non possono toccare l'Eucaristia, perché è un privilegio dato solo ai
sacerdoti.